martedì, febbraio 27, 2007


Respiriamo l'aria e viviamo aspettando primavera

siamo come i fiori prima di vedere il sole a primavera

ci sentiamo prigioniere della nostra età

con i cuori in catene di felicità,

si respiriamo nuovi amori

aspettando che sia primavera
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UNA RONDINE FA PRIMAVERA (the muffin woman pat)
ho tolto la giacca perchè è primavera. fosse per il mio orologio biologico potrebbe già essere estate. quando dicono che quest'anno non c'è stato l'inverno sorrido. per me non dovrebbe esserci mai l'inverno. non sopporto tutto ciò che è legato al freddo: le case fredde, le persone fredde..vabbè il gelato mi piace però. quest'anno sono anche andata in montagna. una volta. stop.
ieri sono andata al cinema con la mia fidanzata, il fidanzato della mia fidanzata e la mia amica di "adolescenza ritrovata" a vedere Saturno Contro.
Stamattina anche io avevo Saturno contro. O qualunque altro pianeta perchè la giornata è iniziata male. Poi ho visto il cielo azzurro e mi sono ripresa. ho pensato "forse al pianeta ho fatto un pò pena e si è spostato in un altro segno"
ho pianto. mi piace piangere al cinema. non ti vede nessuno.e puoi piangere quanto vuoi. e non sei mai sola. l'unico problema è che come avevo già detto ci ho messo un pò a capire l'inizio. ma sono stata zitta. solo una domanda a Giusy:"ma lui è il padre?" "no"
punto esclamativo sulla mia faccia.

venerdì, febbraio 23, 2007

VIRUS e cervelli bisezioni

Ormai è certo: le donne focaccina hanno un forte potere di influenza reciproco.

Ho sbagliato a mettere l'ora al cellulare: le 7:37 sono in realtà le 19:37 e viceversa. Stesso discorso per gli altri 1.338 minuti della giornata. Beh questa cosa mi rende felice, mi sembra di ingannare il tempo. Quel tempo che mi fa vivere male la giornata.

E a parlare non è patty. Un pensiero cosi poteva solo essere il suo. Invece no.

Come "la settimana della poesia", era mia. Solo mia. Mi sono emozionata leggendo la Pioggia nel pineto, scrivevo strofe alle mie amiche... il responso? "Vale mi preoccupa", prognosi riservata.

Per non parlare del cervello bisezione-bifasico-bi... e questa è lunga, un discorso che nasce tanto tempo fa, non so chi sia stata la prima.. ovviamente non capito da nessuno. Però credeteci, è divertente.

Se io sono in crisi, la metto in crisi, se patty è in crisi, mi mette in crisi.
L'altro giorno per sfogarmi le ho fatto un mazzo...ero una petula, nulla le era concesso. Non ho capito perchè lei abbia accettato senza fiatare, le ho dovuto chiedere: "ma patty non mi dici niente, non ti chiedi perchè ti sgrido?" lei mi ha solo detto "beh si, ma ti lasciavo andare avanti". Il risultato è stato una Vale con la mente più lucida e una Pat in crisi. L'ennesima.

MA l'altro giorno abbiamo riso tantissimo. Anche ora ridiamo tantissimo.

A volte credo che dovremmo lasciarci, stare un pò da sole, avviare un processo di razionalizzazione. Ma in fondo è bello cosi. Un distacco dal mondo adulto ci vuole.

Ora necessitiamo di un viaggio, un nostro viaggio di primavera. Cerchiamo un posto tranquilo, col mare, le colline, il profumo della primavera. In albergo, ostello non importa. Quel che conta è uno zaino in spalla, macchina fotografica e gente, tanta gente...




venerdì, febbraio 16, 2007

Al 6° piano

Ieri abbiamo festeggiato le 24 lune di muffin vale.
Un'ottima cena e poi il karaoke di Francesca. Melania ha dato il meglio di se con i Neri per Caso.
Come al solito i discorsi da gruppo di amiche sono stati costruttivi e da spaccarsi dal ridere. E' la festa n.3 di compleanno del 2007.

Io mi sono già abituata a stare a casa di mio cugino. Abita al sesto piano. Ora lui è in Sicilia e io e l'altra muffin woman abbiamo occupato casa sua (con il suo consenso ovviamente).
Mi piace preparare la colazione per qualcuno. Preparare la caffettiera e poi sentire il rumore del caffè che esc, il profumo che invade la stanza. Mettere le tazze sul tavolo (che risulteranno poi sproporzionate rispetto al liquido da mettere dentro), aprire la scatola dei biscotti e poi svegliare la mia amica. Adesso capisco perchè mia mamma mi prepara la colazione tutte le mattine. E' un'azione fantastica. Se la fai da solo no, ma se la prepari per qualcuno è bello. Per questo vorrei aprire un bed&breakfast. Per preparare la colazione a qualcuno tutte le mattine. Caffè e latte o the?cerali, biscotti, brioches, torta, pane e nutella o marmellata, frutta, yogurt..? Una ricca colazione
Sono andata sul balcone..il cielo azzurro e la città che si sveglia. Tapparelle che si alzano, macchine che cercano parcheggio, i tetti rossi delle case e due piccioni su una tegola che si parlano. Lei sembra triste. Forse non vuole che lui vada a lavorare. Magari le piacerebbe che restasse ancora un pò a scaldarla. Un pò di foschia all'orizzonte.
Ma sono le otto e mezza, in ufficio ci aspettano.

martedì, febbraio 13, 2007

prime rughe. urge trattamento riparatore.

13 febbraio. il giorno dell'anno che aspetto di più, o meglio mi porto dietro quest'entusiasmo dall'infanzia.
Oggi c'è un sole stupendo, che bello, è bello alzarsi col sorriso! Se poi tua mamma arriva quando sei ancora a letto con un regalo e il quel topaccio tigrato salta qua e la come un matto non puoi fare altro che pensare: che bella giornata! e lo vorresti urlare al mondo...
Solo che poi lo affronti..quello vero, non il tuo. e i discorsi con una delle tue amiche, Perania, ti fanno capire un pò di cose-che sai già-e capisci che non sei l'unica.
Una volta l'anno in più erano regali, oggi sono discorsi discorsi e discorsi.
Anche regali però;)
E' vero in questi 2 giorni ne ho affrontati di seri. e la soluzione? n.p. come le previsioni meteo.
In un certo senso è bello non sapere ancora niente, fantasticare sul sarò e farò. Non sopporto pensare di aver già stabilito che questa è la mia vita. Non voglio la sicurezza ma neanche l'insicurezza.

L'altro giorno guardavo Licia Colò in tv. Mi ha colpito una frase: "vivere secondo i tempi della natura e non quelli dell'orologio", sarebbe il mio sogno. Come sarebbe il mio sogno vivere su una collina e intorno a me il mare e la campagna. Un paesino di quelli tranquilli non isolato, ma abbastanza lontano dalla civiltà caotica. Sono un'inguaribile romantica.

A casa ho le rose da piantare. Adoro fare giardinaggio. L'anno scorso ci ho passato un mucchio di tempo.

Vorrei notificare che se leggo le poesie non sono matta. magari è colpa di patty, e della sua astronave. se volete riportarmi sul pianeta Terra dovete distruggere l'aliena Patty. A cui tutto è concesso. solo perchè lo fa da sempre. Grazie Patty.
Mercoledi andiamo a convivere, bel modo di iniziare la nostra storia, proprio il giorno di S.Valentino!! e giovedi sera amiche, preparatevi...


RETTIFICA


Oggi è una bellissima giornata di sole, primaverile direi. Ho piantato la forsithia in giardino visto che l'altra è stata strappata da esseri ignoti. Tornando a casa si vedeva tutto: i campi verdi, le colline, le montagne -sia Alpi che Appennini- ho deciso che aprirò una finestra dall'altro lato, per potere vedere tutto.
Che bella giornata.

Grazie Zeus.




giovedì, febbraio 08, 2007

Adrenalina nella mano

In questo periodo sono presa dallo scrivere.
Ho in mente tantissime cose. Uno dei miei mille sogni che straripano dal solito cassetto è quello di scrivere un libro, ma penso che prima di scrivere dovrei leggerlo, un libro (leggerlo un libro non è un errore è un rafforzativo:)) o magari anche più di uno. Il mio problema nel leggere i libri è che quando inizio e poi mi fermo, non mi ricordo cosa ho letto e così devo rileggere di solito 3 o 4 pagine indietro e ci metto sempre un’eternità a finire. Poi mescolo i personaggi. Beh quello lo faccio anche nei film. Se ci sono due personaggi che si assomigliano fisicamente, fino a metà film li confondo(ma almeno il mio orgoglio mi impedisce di chiedere delucidazioni al vicino).
Forse è per questo che non vado mai al cinema.
Infatti i miei libri preferiti sono dove ci sono pochi personaggi. Un sacco di volte mi sono immaginata l’inizio del mio libro. Magari mentre sono in macchina ferma al semaforo, con la radio accesa, al tramonto, proprio in quel momento mi viene l’ispirazione. Poi appena diventa verde, le macchine dietro suonano e come metto la prima ho già dimenticato tutto. Non posso scrivere un libro perché non ho un pc a casa e scriverlo a lavoro diventerebbe complicato. Fosse solo questo il motivo :)
Vorrei scrivere un libro perché a me piace fantasticare. Io fantastico sempre. Non so se sia positivo o negativo. Ma è un processo mentale che parte in completa autonomia. E’ anche per questo che non porto mai a termine un lavoro. Perché magari mentre sto mettendo in ordine la camera, o sto facendo la spesa, trovo un oggetto e appena lo guardo mi apre nella testa una finestra di windows come quando inserisci la chiavetta usb, e li inizia una sorta di storia parella. Non so da dove arrivi la mia fervida immaginazione. In certi casi purtroppo non mi è stata d’aiuto. Soprattutto quando avevo paura del buio. Avrei potuto scrivere la trama per un film dell’orrore già da piccola.
Uso la fantasia in mille modi. Questo mi impedisce di avere attenzione purtroppo. Ad esempio, quando vado al supermercato, oltre a perdere un’ora davanti allo scaffale degli spazzolini, mi piace vedere la cassiera che fa scorrere i prodotti sul lettore di prezzi in maniera quasi automatica, e quando la guardo penso sempre a cosa sta pensando: se pensa che il suo è un lavoro noioso o se pensa a cosa fare per cena, o se pensa al suo moroso o magari mi immagino io stessa cassiera e penso che cercherei di essere sorridente con la gente e che non sarei capace a dare il resto perché con le sottrazioni non ho buon rapporto. E che il direttore mi chiamerebbe in ufficio e mi farebbe un culo pazzesco. Ecco un’altra storia parallela.
Quando andavo agli scout cantavamo una canzone che diceva:

“La fantasia
che cosa è
è un treno che ti può portare via
ti fa volare sulla realtà
la fantasia è la libertà”

martedì, febbraio 06, 2007

Le tante cose che ho capito da una lacrima sul viso

Finalmente ieri sera ho finito di inscatolare tutta la mia roba. Oramai è noto a tutti che i miei genitori per trattenermi ancora a casa, dopo due anni di richieste di una camera nuova e dopo un principio di interesse alla ricerca di una casa mia, hanno deciso di punto in bianco di cambiarmi i mobili della stanza.
Ho dovuto inscatolare io perché almeno posso incolpare solo me stessa di non ritrovare più le mie cose.
Ho lasciato solo la radio con le casse blu sulla mensola bianca, vuota. Di solito quando faccio questi lavori la tengo accesa. Non si sente tanto bene e quindi le canzoni sono accompagnate da un leggero fruscio.
I numeri rossi squadrati della radiosveglia segnavano 00.04 e così ho deciso di andare a dormire. Mi sono seduta sul letto con le gambe incrociate come faccio oramai da anni, per mandare qualche sms. Nella mia stanza stava cantando Paolo Nutini. Era li vicino a me un po’ in dissolvenza. Ho tirato su la faccia e ho guardato la mia stanza. Mensole vuote, scaffali vuoti, niente foto o quadretti. Non era mai stata così in ordine, così spoglia, così silenziosa. Un po’ come la mia mente in questo periodo. La sto svuotando. Il mio cervello ha bisogno di mettersi in ordine. E’ pieno di idee confuse e contorte, tutte attorcigliate, lasciate a metà, iniziate e mai finite, immaginate e mai concretizzate. Ogni volta che sposto delle idee scopro che sotto nascoste ce ne sono altre che avevo dimenticato. Tutte spiegazzate, pressate che quasi non riesco più ad aprire.
Mi sono sdraiata sul mio lettino e mi sono messa sotto il piumone. Stavo per ascoltare cos’ha da raccontarmi Fabio Volo quando all’improvviso ho sentito come se al mio lettino fossero spuntati gli occhi e la bocca, come gli alberi saggi dei cartoni animati e improvvisamente una lacrima ha rigato il mio viso.
Io non ci avevo mai pensato.
Il mio piccolo guscio stava per andarsene via.
Non so che rapporto avete con il vostro letto, ma quello è il letto che ho da quando sono piccola. Un letto a ponte marrone chiaro anni 80. Proprio un guscio. Un rifugio.
Mi sono resa conto che sono cambiate tante cose intorno a me eppure lui è sempre rimasto li. Pronto a sostenermi, a farmi riposare bene per iniziare al meglio le giornate.
Il mio letto mi ha visto giocare con mia sorella, ha sentito che giorno dopo giorno diventavo sempre più “alta”, che iniziavo a scaldare una porzione sempre più grande di letto, mi ha vista piangere,e ha asciugato tutte le mie lacrime, mi ha vista sorridere e ridere di gusto, mi ha fatto riposare al pomeriggio, su di lui ho letto libri bellissimi, è li da sempre, anche quando facevo i brutti sogni. L’ho riempito di briciole, ho appoggiato sopra di tutto, borse, borsoni, valigie. E lui sempre li. Gli cambiavo i vestitini col passare degli anni: dalle lenzuoline coi puffi tarocchi e quelle coi fiori. (idee di mia mamma) Mille telefonate sdraiata su di lui, dal pesante telefono a disco a quello della swatch al piccolo cell, sempre sdraiata li.
Si è rotto solo una volta, la notte prima degli esami. Ha ceduto. Io ero tesissima e quando sei tesa così, sentire il letto che va giù vi assicuro che non è piacevole. Però poi ho riso e quindi ho pensato che l’avesse fatto apposta.
Fra un po’ di giorni lo porteranno via. E io non avevo mai pensato che potesse essere così importante per me.
E così giù un’altra lacrima. e un’altra ancora.

giovedì, febbraio 01, 2007

futurismo in rosa



parigi.
pranzo in un fast-food.
gente che parla.
gente che corre.
gente che inciampa.
gente.

dimenticavo :)

Gianna ed io