E' un problema prima di tutto per chi ti sta vicino.
Perchè anche se non vuoi, anche se non lo fai con l'intenzione, alla fine ferisci le persone che quotidianamente hanno a che fare pazientemente con la tua sbadataggine.
La mia credo sia una malattia. Qualcosa di patologico. Il mio cervello macina pensieri in continuazione. Tipo che mentre sto scrivendo questo post, sto pensando a quello che devo fare oggi. E a chi ho detto cosa avrei fatto.
Io provo a concentrarmi su una cosa sola alla volta, ma poi i miei pensieri si depositano su una nuvoletta e viaggiano, si disperdono. E se si considera quanto è grande il cielo...
Vivere con la testa fra le nuvole, provoca una serie di disagi, che puntualmente vanno a interferire con l'altro. Poi magari la cosa si risolve, ma solo dopo aver trascorso dei momenti di panico, incazzatura, delusione, tristezza, rassegnazione.
Perchè cerchi di migliorare, ma non ce la fai. Pensi di averlo fatto, ma un secondo dopo ti basta perdere l'auricolare del cellulare per capire che tutto è tornato come prima.
Vivere con la testa fra le nuvole vuol dire:
-perdere le chiavi di casa tre volte e due quelle della macchina;
-accavallare 3 o 4 impegni lo stesso giorno alla stessa ora e cercare di conciliarli in una cosa sola e quindi magari ti trovi ad andare dal dentista con la tua amica che non vedevi da tempo e il bambino a cui devi fare da babysitter;
-dimenticare puntualmente gli appuntamenti;
-perdere tutto quello che si può perdere di importante, come documenti, gioielli, soldi, scarpe, biciclette, giacche;
-lasciare la borsa nella scritta fatta di piante "SAN MARINO" e un attimo dopo trovare i gendarmi che cercano di capire se c'è una bomba dentro;
-dire "ti richiamo fra un attimo...", attimo che dura magari anche 3 giorni.
Vuol dire parlare con una persona, e non ricordarsi cosa ti ha detto nello stesso momento in cui te lo dice, perchè tu eri intenta a guardare le sue labbra e a pensare come poter sistemare quella spaccatura che ha proprio lì, sul labbro inferiore, e quando poi ti ripete quello che ha detto, rimanere stupita come se fosse la prima volta che te lo dice.Perchè anche se non vuoi, anche se non lo fai con l'intenzione, alla fine ferisci le persone che quotidianamente hanno a che fare pazientemente con la tua sbadataggine.
La mia credo sia una malattia. Qualcosa di patologico. Il mio cervello macina pensieri in continuazione. Tipo che mentre sto scrivendo questo post, sto pensando a quello che devo fare oggi. E a chi ho detto cosa avrei fatto.
Io provo a concentrarmi su una cosa sola alla volta, ma poi i miei pensieri si depositano su una nuvoletta e viaggiano, si disperdono. E se si considera quanto è grande il cielo...
Vivere con la testa fra le nuvole, provoca una serie di disagi, che puntualmente vanno a interferire con l'altro. Poi magari la cosa si risolve, ma solo dopo aver trascorso dei momenti di panico, incazzatura, delusione, tristezza, rassegnazione.
Perchè cerchi di migliorare, ma non ce la fai. Pensi di averlo fatto, ma un secondo dopo ti basta perdere l'auricolare del cellulare per capire che tutto è tornato come prima.
Vivere con la testa fra le nuvole vuol dire:
-perdere le chiavi di casa tre volte e due quelle della macchina;
-accavallare 3 o 4 impegni lo stesso giorno alla stessa ora e cercare di conciliarli in una cosa sola e quindi magari ti trovi ad andare dal dentista con la tua amica che non vedevi da tempo e il bambino a cui devi fare da babysitter;
-dimenticare puntualmente gli appuntamenti;
-perdere tutto quello che si può perdere di importante, come documenti, gioielli, soldi, scarpe, biciclette, giacche;
-lasciare la borsa nella scritta fatta di piante "SAN MARINO" e un attimo dopo trovare i gendarmi che cercano di capire se c'è una bomba dentro;
-dire "ti richiamo fra un attimo...", attimo che dura magari anche 3 giorni.
E non serve a niente scriversi tutto, perchè o vai in giro con una lavagnetta appesa al collo, o ti rassegni, perchè tanto perderesti pure quella. Come perdi tutti i foglietti su cui appunti le cose da fare.
Io sono piena di questi foglietti. Ogni tanto li raduno in unico foglio per comodità. E poi raduno i fogli, in un altro unico foglio gigante. Un foglio protocollo.
Io sono piena di questi foglietti. Ogni tanto li raduno in unico foglio per comodità. E poi raduno i fogli, in un altro unico foglio gigante. Un foglio protocollo.
Il poeta non chiede altro
di avere la testa fra le nuvole.
Il logico cerca di mettere le nuvole
nella propria testa.
Ed è la sua, di solito,
quella che si rompe.
di avere la testa fra le nuvole.
Il logico cerca di mettere le nuvole
nella propria testa.
Ed è la sua, di solito,
quella che si rompe.
G.K. Chesterton - Padre Brown