lunedì, agosto 30, 2010

Servizio Consumatori.


Gentile Signor Whiskas & Co.,
ho un problema.

Da un pò di tempo, io e Azzu, che è il mio moroso, abbiamo deciso di affidarci alle buste Whiskas pranzetti perchè effettivamente le porzioni da 50 g sono proprio comode. E poi ok, lo ammetto, erano in offerta al supermercato e abbiamo fatto la scorta. Anche le crocchette costavano poco, e poi Pritto, che è il nostro gatto, le mangia volentieri.
Oddio Pritto mangia tutto volentieri, però le altre crocchette di solito prima le schifa un pò, ma poi capisce che o mangia quelle o si attacca.
Mentre le Sue le manga subito subito.
Ecco, da circa due settimane poi c'è anche Pritta, che è una gattina un pò sgorbina, ma noi le vogliamo bene lo stesso, e pure per lei abbiamo deciso di afffidarci alle bustine Whiskas per gattini, anche perchè quelle che ci ha detto il veterinario, porcamiseria, costano un botto e già compriamo la sabbia in silicio perchè il nostro bagno triangolare è veramente stretto e una lavabo, un wc rotondo, il bidet, la doccia e due lettiere ci stanno a tetris, quindi non possiamo permetterci la puzza esagerata delle cacche.
Dicevo, le buste Whiskas sono molto amate dai nostri gatti che al mattino vengono persino a svegliarci alle sei, tanto sono ansiosi di mangiarle.
Sigonr Whiskas, noi per Pritto, ci atteniamo alle istruzioni che dicono due bustine di whiskas pranzetti e 40 g di crocche. Io le peso pure con la mia nuova bilancia Tefal con il touch.

Adesso però vorrei capire una cosa.
Mi spiegate come cazzu è che Pritto, porco cane, anzi, porcogatto, apre il frigorifero e oltre a sbafarsi la bustina della gattina, chiusa con la clip ikea, puntinandola con un milione di morsi e dilaniandola, dopo averla sfilata dal ripiano maionese, capperi e crodino, preleva la salsiccia che poc'anzi mi ha portato la mia amica dalla Sardegna, apre il sacchetto domopack, sbrindella la plastica domopack e se ne mangia metà?
Che forse pure Pritta ha partecipato al banchetto e ora Lei capisce che ha solo 5 settimane e se iniziamo così, al frigo, altro che la sicura dell'ikea ci dobbiamo mettere.
E ora povere bestie, anzi un poco gli sta bene, stanno attaccati alla ciotola dell'acqua.

Voglio dire, io la salsicccia la volevo assaggiare.
Me lo dice Lei che cosa dobbiamo fare, signor Whiskas?????????

venerdì, agosto 27, 2010

Discarica.

Una volta il blog lo usavo per scrivere quello che mi girava nella testa.
Perchè avevo bisogno di scaricare i pensieri da qualche parte per non intasare il cervello.
Ora sono un pò condizionata perchè so che molti lo leggono.
Soprattutto molti che mi conoscono di persona. E quindi non riesco più a scrivere i miei pensieri di quelli che mi vengono fuori e mi levano un attimo il fiato.
O di quelli che sono scemi, ma che io li faccio lo stesso.
Tipo ieri ho visto un signore che puliva una vetrina gigante e quando ha passato quella specie di tergicristallo portatile sul vetro e ha levato tutta la schiuma e il vetro è rimasto limpido io mi sono sentita bene. Ho proprio fatto "aaahhnn". E sarei stata a guadarlo tutto il tempo.
Avrei anche voluto dirgli di venire a casa a pulire i vetri per favore.
Poi c'è che è un periodo che sono agitata.
Forse bevo troppi caffè.
Ma non mi pare.
Al mattino, non posso non berlo.
Poi a metà mattina faccio pausa con Azzu e non posso non berlo.
Poi dopo pranzo non posso assolutamente non berlo se no mi accascio sul tavolo del lavoro. Se riesco ad arrivarci al lavoro.
E poi a metà pomeriggio se il Presidente mi dice "ti faccio lil caffè?", non posso non berlo.
L'altro giorno mi sono fatta una camomilla doppia, solubile, in mezzo bicchiere d'acqua.
E' che sono agitata per i gatti.
Pritto è un pò esasperato da Pritta che vuole sempre giocare e gli rompe i maroni ogni secondo. E così passa il tempo a scappare o a mettersi in alto. Ma in casa non c'è molto "in alto" . Quindi scappa sul balcone scavalcando la persiana vabbè non so come spiegarlo.
E lei ora sta imparando ad arrampicarsi.
E lui la butta giù che a volte mi fa pure ridere.
Ora.
Non posso tenere Pritto blindato in casa, ma non posso fare uscire lei da sola che è ancora una nana che perde l'equilibrio.
E chi leggerà queste righe non mi dica robe tipo "te l'avevo detto" perchè me ne sto fottendo dei te l'avevo detto.
Fosse per me, io prenderei un milione di gatti.
Perchè Pritta l'avevano abbandonata in una scatola di cartone vicino all'immondizia che io quando sento ste cose prenderei la persona e ci metterei lei dentro l'immondizia.
E gli tirerei anche uno schiaffo. E uno sputo. Che è peggio.
Poi alla fine penso che magari è come quando fai un bambino che poi ne fai un altro e magari il primo è un pò geloso e allora come fai?

Azzu mi dice che ho la testa per aria in questo periodo.
E' vero.
Ma non è colpa mia se sono distratta.
Ho la costante sensazione di essermi dimenticata di qualcosa di importante.
E poi perdo di nuovo le cose.
Poi le ritrovo, ma le ritrovo dove non so come ci sono arrivate.
Poi vorrei farmi una dormita di quelle che se hai sonno adesso e ti si chiudono gli occhi che proprio fai una fatica orba a tenerli aperti, tu decidi di lasciar cadere le palpebre e fottertene del resto del mondo.
Poi non riesco ad ascoltare. Di nuovo. Non ci sono mai riuscita. Cioè mi devi dire i concetti essenziali se vuoi che ti ascolto. Perchè se no io non capisco una mazza. Io dico "si si" ma intanto penso "cavolo ma riesci a fare un riassunto?"
Ora mi vado a a bere un caffè, così mi calmo un pò.

venerdì, agosto 20, 2010

Pritt elevato alla seconda .

A Pritt non pare vero di avere crocchette gustose in più a disposizione....

martedì, agosto 17, 2010

Test di personalità distorta

E' vero.
Mi piace parlare di me.
Quindi faccio questa cosa che era nel blog di Erica.
"Praticamente il gioco consiste nello scrivere avvenimenti e ricordi per ogni anno della vostra vita. Cose belle e cose brutte, è indifferente!"(cit.)
Ma siccome non mi ricorderò una mazza vado a ritroso.
29.
Cavolo forse 29 punti sono troppi:)
29. Mi faccio le seghe mentali sul futuro del mondo. Ecc.
28. Conosco il mio moroso di adesso. Viviamo insieme. Siamo disordinati e ritardatari. Il mese prima prendo un gatto. Pritt che ingrassa a vista d'occhio.
27. Vado a vivere da sola. Affitto in bilocale. Con balcone ad angolo e ampio sgabbuzino.
26. La mia vita sentimentale è una merda. Dimagrisco.
25. Vengo lasciata dopo 5 anni. Ma lui continua a lavorare DA me. Una merda. Credo di essere andata un bel pò in depressione:)
24. Non pervenuto
23. Non pervenuto
22. come su
21. Faccio una festa di compleanno durante la quale ero in lite con il mio moroso e la mia amica del cuore.
20. Non ricordo una mazza
19. Idem come su
18. Mi ubriaco per la prima volta. Agli scout. Con la Wodka alla pesca. Per una delusione amorosa.
17. Troppo lontani
spe ricomincio da capo.
1. Imparo a sopportare mia sorella
E così per i 2,3,4.
5. Ho imparato a scrivere e leggere prima del tempo perchè mia sorella mi faceva fare la scuola coi compagni immaginari -_-
6. A scuola mi fanno sedere vicino a una ragazzina disabile con il mio stesso nome.
Io non lo sapevo, ma avevo il futuro già pianificato da allora.
7. Scopro l'amore per Carlo. Tutte le femmine erano innamorate di Carlo.
8. 9. 10. Porto una frangetta orrenda.
11.12. Vuoto
13. Mi innamoro seriamente per la prima volta
14. Mi innamoro seriamente per la seconda volta ma stavolta dura tanti anni. Giuseppe. Chi mi conosco conosce inevitabilmente anche lui.
15.16.17. Più o meno come sopra, ma faccio altri pasticci sono troppi e siccome sono le 12,55 e ho fame, vado a mangiare.

sabato, agosto 14, 2010

Vicini e lontani.

Quando ero piccola sentivo le voci.
Le voci dei vicini.

La mia vicina di destra era Gianna.
Quella di sinistra, Liliana.
Gianna la sentivo di solito al mattino, durante il pranzo e quando facevo i compiti.
E' di queste parti, e dice "nè?". Di solito parlava con il gatto Tiam, che poi però è morto, e allora dopo ha preso il cane Luky, che ogni volta che lei e mia mamma aprono le porte a tempo, si infila in casa di mia mamma, che siccome è meridionale, gli da un biscottto da mangiare e non capisce che gli fa male.
Mia mamma e Gianna prendono il caffè insieme due volte al giorno, da quando abitano lì.
Al mattino e dopo pranzo. Si bussano dal muro.
Ogni tanto mia mamma mi diceva:"bussa a Gianna!" ma io non ero capace a bussare come lei e infatti se bussavo io, Gianna non arrivava mai.
Mi piaceva anche ascoltare Gianna che lavava i piatti, mentre io studiavo con la testa appoggiata sul tavolo della cucina.
Liliana invece, la sentivo nel tardo pomeriggio e la sera quando andavo a dormire.
Lei ogni tanto gridava al figlio di mettere a posto la cameretta.
Oppure mi piaceva quando avevano gente dopo cena (che il più delle volte erano i miei).
Mi piaceva addormentarmi con le voci, le risate, e la voce della tv.
O svegliarmi al mattino con il rumore dell'aspirapolvere di Liliana.
Anche a Liliana mia mamma bussava per chiamarla.
Era il segnale che doveva uscire sul balcone. Poi a volte si prestavano lo zucchero, il caffè, le uova.

Qui a casa nuova i vicini non si sentono.
Stamattina, nel sonno del sabato, misto al temporale, ho sentito delle voci lontane.
Di vicini, mi pare, di mamma e bambini.
Ho teso l'orecchio senza capire cosa dicevano, e mi sono riavvolta nel lenzuolo (Azzurro e Pritt permettendo..)
Ho sospirato
E sorriso.

giovedì, agosto 12, 2010

Lontani dal mondo.


Quando Pierpaolo ti incontrava per le vie della città, si fermava a salutarti. Sempre.
Non era uno che faceva finta di non vederti.
Alto più o meno come me.
Pizzetto soffice sul viso rotondo e paffuto come cicciobello.
Occhi celesti del cielo dopo il temporale.
La borsa a tracolla, i pantaloni sotto al ginocchio.
E le cuffie nelle orecchie che si toglieva con una mano sola.
....
Quel giorno io avevo detto a mia mamma che sarei andata a Levanto, dai frati, a fare un raduno spirituale. Ci ha creduto. Mio papà invece mi sa che ha fatto finta.
Io ci volevo andare davvero la concerto di Carmen Consoli. Ho dovuto mentire.
E prima di salire sul treno che avrebbe portato a me e la mia amica a Milano, abbiamo gridato alla sua mamma che la mia mamma non sapeva niente, e che avrebbe dovuto "coprirci". Lei ci ha gridato dietro, ma il rumore del treno ha coperto la sua voce.
Milano era una città da grandi.
Infatti Pierpaolo era grande e lì ci viveva.

Lo stesso pomeriggio, a casa di Pierpaolo, mentre lui era a lavorare, a me e alla mia amica è venuta fame.
Volevamo fare la merenda. Noi ragazzine delle scuole superiori.
Abbiamo trovato una scatola di biscotti del coinquilino di Pierpaolo.
Era chiusa, ma la fame quando di strizza lo stomaco, ti fa fare cose che poi quando ci ripensi ridi ancora oggi.
Abbiamo aperto quella scatola e cavoli se ne abbiamo mangiati di biscotti.

Io me lo ricordo ancora adesso il sapore di quei biscotti.
L'ho sentito anche in macchina, oggi, quando ho ascoltato le canzoni della musicassetta.

Pierpaolo ha telefonato mentre noi avevamo la bocca piena di pastafrolla e ci ha detto:" Vi porto a mangiare la pizza più grande che fanno a Milano"
Abbiamo cominciato a ridere con le lacrime agli occhi: con tutti quei biscotti nella pancia, la pizza non l'avremmo mai mangiata.
La scatola di biscotti è tornata sopra il mobile della cucina. Sembrava nuova.
Chissà se ci hanno mai scoperte.

Il giorno dopo, il concerto di Carmen Consoli.
Pierpaolo ce l'ha fatta incontrare che io mi sono pure commossa. Tremavo.
Poi ho fatto le foto, che però avevo messo male il rullino così non ne è venuta nemmeno una.
Io ero matta per Carmen Consoli.

Pierpaolo mi ha lasciato solo una musicassetta.
Di quelle che ti registravano con le canzoni preferite e il titolo. Lontani dal mondo.
Nella carta della custodia, la sua calligrafia dice:

"Senza la poesia,
senza la fantasia,
senza la capacità di sognare,
siamo solo degli uomini.
Con la fantasia e la poesia possiamo invece volare
o perlomeno sollevarci da terra,
quel tanto che basta,
per sentirci qualcosa di più.
1/7/1998. Con affetto. Pier"

venerdì, agosto 06, 2010

Torpore.

E' come se il mio tempo si fosse fermato.
Io continuo a muovermi negli spazi, ma loro restano fermi. Congelati.
Persino l'orologio di casa segna le 11,45 da giorni, anche se le lancette dei secondi continuano a ricordarmi che il tempo scorre. Con il loro martellare secco.

Complice, questo agosto cittadino.
Sembra domenica tutti i giorni.
E' che non riesco più a trovare la passione per le cose che faccio.
Che facevo.
Da un pò di tempo seguo solo il libretto delle istruzioni.
Il mio sguardo non trapassa più distrattamente gli oggetti, le persone e la mia fervida fantasia è stata imprigionata dalla razionalità lavorativa.
Non stampo nemmeno più le etichette dei faldoni, colorate e allegre.
Ora uso carta bianca e Verdana. Mi piace il nome.

Il massimo che sono riuscita a fare è stato spostare il tavolo della sala.
Sto svuotando l'armadio perchè ci sono dei vestiti che mi mettevo, poi mi guardavo allo specchio e non mi sentivo io. Cioè ero io, ma 4 anni fa. o 3. o anche solo 1.
Questa volta mi sono smarrita da sola.
Sapevo che prima o poi sarebbe successo.