venerdì, aprile 27, 2007

Posta-lo.

Stavolta scrivo un post-it.

In questi giorni la negatività, forse residuo del Grigio da un pò finito, è scomparsa.

Questo post quindi lo voglio usare come appunto, per quando il mio umore è pessimo. Mi voglio dire di guardare il lato bello delle cose, di prendere le cose con un sorriso, guardare avanti, mai indietro. Fare progetti, organizzare, costruire e distruggere. Vedere il lato positivo delle persone, fare esperienze, sbagliare, ricominciare. Sorridere sempre, come quando ero piccola. Non avere più pensieri cattivi sugli altri perchè tutti abbiamo dei difetti.

Forse è la primavera, forse sono le prime rose, forse sono le persone che sto incontrando ma sono stata investita da una ventata di positività. E questo vento è fresco, è profumato, mi piace.
In questi mesi mi sono chiusa in me stessa, non guardavo al di là del mio naso. Non ho affrontato gli eventi come dovevo. E ho scoperto che oltre al solito ci sono tantissime cose da fare e da provare che ti fanno stare bene. Ora non ho ancora iniziato ma sento di farcela, spero solo di continuare ad avere questo entusiasmo.

Beh è vero, ogni volta che ti senti giù, guarda il sole.

Molto Peace & Love.

giovedì, aprile 26, 2007

Co(a)ntare a letto

Ieri sera prima di addormentarmi mi è venuta in mente questa canzone:

Tempo, comunque vadano le cose lui passa
e se ne frega se qualcuno è in ritardo puoi chiamarlo bastardo ma tanto è già andato
e fino adesso niente lo ha mai fermato
e tutt'al più forse lo hai misurato con i tuoi orologi di ogni marca e modello
ma tanto il tempo resta sempre lui quello...

...tempo, prezioso...

...conosco un modo per rimanere a galla
on abboccare a questa grande balla del tempo che ti fa cambiare che ti modella
e più vai avanti più la vita è meno bella sfuggi dal gruppo e pensa con la tua testa
e stare insieme sarà sempre una festa
se riuscirai a sopravvivere lontano dal branco non c'è noia non sarai mai stanco
sfuggi dal gruppo e non lasciarti fregare...

...
quando stai bene lui va via come un lampo
quando ti annoi un attimo sembra eterno il paradiso può diventare inferno...

...
con le gambe muovo anche il cervello e allora il tempo sarà mio fratello
e come lui mi darà sempre una mano
mi darà tempo per andare lontano e come Ulisse cercherò di ritrovare quella mia isola
ma tanto viaggiare sarà piacevole sarà indispensabile anche se l'isola sarà irraggiungibile...

martedì, aprile 24, 2007

intermezzo.

Ho aspettato a lungo
Qualcosa che non c'è
Invece di guardare
Il sole sorgere

E miracolosamente non
Ho smesso di sognare
E miracolosamente
Non riesco a non sperare
E se c'è un segreto
E' fare tutto come
Se vedessi solo il sole

venerdì, aprile 20, 2007

Linee guida.

"Chi ti ha messo in testa queste idee?"
Chiese mia madre una calda mattina di primavera. Quali idee. Quelle di volermi sentire bene, di aver capito di aver fatto per una volta la scelta giusta di non svegliarmi già col cervello che macina pensieri e preoccupazioni. Beh, me le sono messe in testa io. Anzi è la mia testa che le ha messe fuori. Forse fino all'università ho vissuto in una sorta di guscio, tutti erano cosi e non conoscevo il mondo, non conoscevo le ambizioni. E vivevo meglio. Ma prima o poi doveva uscire questa parte di me, perchè una volta che scopro che volendo e rischiando si può ottenere sempre di più, la voglia di provare mi assale. (Non dimentico la componente "pizzico di fortuna" ma questa è un'altra storia).
Sono in un periodo nel quale decidi chi sei e chi sarai. E non è facile. Soprattutto se dall'esterno, se le persone a cui tieni di più ti creano un muro. "Sei grande Valentina, devi crescere. Devi maturare, certe cose si fanno a 18anni. Io non ti mantengo più". Ok a 18anni. Ma se io mi sono laureata neanche un anno fa, ho fatto slittare la mia vita avanti di almeno 4 anni. (E poi sembro più giovane anche esteticamente. L'altra settimana sul treno per Ancona, un ragazzino di QUARTASUPERIORE mi ha chiesto se ascoltavo con lui Mondomarcio. E se il libro che leggevo fosse per la scuola.) Visto? Sono giovane.
Ma sono anche cresciuta. Guarda quanto so scrivere. Una volta per quel cavolo di cinquealsei di italiano dovevo ancora fare la scaletta e contare 300parole per far si che il tema fosse abbastanza lungo. ehm... A parte queste divagazioni ho capito che devo mettere delle linee guida, rischiare di scontrarmi e fare degli errori (anche se di quelli ormai ho il callo). Forse ascoltare i consigli non è cosi sbagliato perche sono di qualcuno che vuole solo il tuo bene. E la sicurezza. Ecco da qui parte la scelta. Ora tocca a me.

304 parole. Ho finito.

giovedì, aprile 19, 2007

Piccole scelte che cambiano il corso delle cose


Trovarsi nel posto giusto al momento giusto.
O al posto sbagliato nel momento sbagliato.
O al posto giusto nel momento sbagliato.
E viceversa.

"Al posto giusto nel momento sbagliato" è terribile.

Ma a volte la vita funziona così. Fa ridere se ci pensate perchè basterebbe pochissimo per stravolgere le circostanze. Come nel film "Sliding doors". A volte mi immagino cosa sarebbe potuto succedere se invece di girare a destra avessi girato a sinistra o se non mi fossi fermata a parlare e avessi guadagnato 5 minuti, se avessi chiamato l'ascensore prima che il tipo del piano di sopra (fanculo è tardi devo andare al lavoro...noooo le scale sei fuori?? aspetto il prossimo giro)!! me lo sofiasse per una frazione di secondo.
E allora mi immagino una storia parallela, una specie di cortometraggio dove cambia tutto, o magari fondamentalmente non cambia niente. Tipo quando hai appuntamento col destino alle 22,30 sulla strada che costeggia la Fiera dell'Est (tanto per suggerire un ambiente fantastico) E allora credi che il destino ti abbia portata li, e non potevi avere scampo.
A volte è bello, perfetto, ringrazi per quello che è successo, a volte non puoi fare latro che dire
"destino infame e anche un pò bastardo"
Piccole coincidenze che si sommano. Piccole stronze coincidenze che si sommano.
Tipo quando fai un botto con la macchina e pensi :
"ecco se avessi preso l'altra strada non sarebbe successo"

mercoledì, aprile 11, 2007

Mulini a vento


Ciao, sono Don Chisciott-a. Oggi mi è successa una cosa favolosa: ho lottato con un esercito, un variegato esercito dalle braccia rotanti. Erano forti, eh? li ho solo scalfiti, domani credo che vincerò la battaglia. In realtà siamo in pochi a combattere, sarà più dura del previsto. In effetti non so se battere in ritirata questa notte, mentre tutti dormono o rimanere in battaglia, perche so che non ne rimarrò illeso. Con me c'è Sancho, ok, ma può darsi che questa volta non riesca ad aiutarmi. che dite voi, o paesani della Mancia, mi conviene restare?

Ah, ho scoperto che i nemici anche nella notte fanno ruotare le loro braccia, sarà ancora più dura!

don Quijote de la Mancha

martedì, aprile 10, 2007

La genuinità dei dolci fatti in casa

Io non amo cucinare. Chi mi conosce lo sa. Mi viene l'ansia se so che qualcuno deve assaggaire ciò che preparo. Ed è una cosa anomala con una papà pugliese che è abituato a fare pranzi e cene (anche per 50 persone) e che da un uovo, della marmellata e un arancio ti tira fuori una portata, e una mamma siciliana che come fa lei il pane fatto in casa non ce n'è.
Detesto scaldare il latte, piuttosto lo bevo freddo. Non mi piace mettere il sale nella pasta, e se fosse per me sopravviverei con le uova.

Lo scorso pomeriggio ero a casa da sola.
Avevo un cestino di fragole nel frigo, due banane e delle uova. Sono andata a comprare il burro.
Sono andata in cantina a prendere il libro storico di ricette di mia mamma "Vera si fa così"
Ho cercato "pasta frolla" Ho letto tre volte la ricetta, perchè di solito lascio qualche ingrediente per strada :) Ho cercato "crema pasticcera" e poi "crostata alla frutta".
Ero stranamente tranquilla. Non agitata, non ansiosa di fare pasticci.

Ho scoperto che sono brava a fare i dolci (o magari è stata La fortuna dei principianti, ma non credo) Ho fatto pure le meringhe. E quando le ho fatte assaggiare mi hanno detto "che brava, che buone, ma come hai fatto, sono difficili da fare"
"ma le hai fatte tu??ma come hai fatto?a me non vengono mai!!"

Ero commossa.
E soprattutto incredula.
E un pò fiera.

giovedì, aprile 05, 2007

Che prezzo ha la libertà?

Dentro la mia scatola ho tutto quello che serve per una vita "normale".
La mia scatola è bella da vedere. E' perfetta. E' quadrata, colorata, con un bel nastro sopra. Un nastro voluminoso, di quello con mille riccioli e sbrilluccichii. E' la carta che la avvolge che è un pò strana. E' trasparente. Permette di vedere da fuori a dentro e viceversa.
Solo che vedere le cose dalla scatola non è la stessa cosa che vedere da fuori. E' diverso.
Sono indecisa se aprire la scatola e vedere cosa c'è fuori, o non sciogliere il nastro e tenere il pacco chiuso con le belle cose che ci sono dentro.
Non credo sia una cosa facile da decidere. Ogni tanto tiro il cordino del nastro, faccio per sciogliere e poi ricompongo tutto.
Ogni tanto prendo il pacco e lo scuoto. Il mio pacco è pieno ma spesso mi sembra vuoto. CErte volte rimbomba tutto dentro.
Per adesso sono solo capace di fissarlo. Girarlo, capovolgerlo, scuoterlo appunto.
Ma non sono in grado di aprirlo.

E se facessi solo un buco nella scatola? :)

martedì, aprile 03, 2007

Google aiutaci tu!

Forse dovrei ricominciare a bere il caffè. Ero molto più tranquilla.
In questi giorni sono intrattabile, non parlo con nessuno, ho il muso e colpevolizzo tutto ciò che mi circonda. Oggi tocca ad Alessandria. La città che neanche Googlemaps mappa completamente, ci degna solo del cristo-stazione-casamia, con una punta di centrocittà. Il resto è tutto rossiccio e sfocato quasi a rappresentare la Nebbia che Veglia su di Noi. Il fiume però è stranamente azzurro.
Stamattina al solito appuntamento Paolo Del Debbio-caffè (io preferisco Apemaia-caffè ma a volte la vince mia mamma) c'era qualcosa di familiare.
Gli uomini avevano i baffi lunghi e grigi, il mio accento e la erre moscia come Emma Camagna. L'opinione di oggi si basava nientepopòdimenoche su ciò che pensano i miei concittadini. E niente di più azzeccato poteva essere l'argomento: i finanziamenti. Ed ecco che spunta l'ometto sui 40 tutto in tiro con pizzetto sottile tagliato con precisione svizzera che chiede il finanziamento pure per le vacanze. E forse anche per la cintura di D&G.

Ho cominciato bene la giornata. Aspetto il tema di domani.

lunedì, aprile 02, 2007

Fazzoletto di carta o animale?


Questo è un post dedicato :)

domenica, aprile 01, 2007

Sete di Vendetta


Un tranquillo sabato pomeriggio a casa.
Il tempo un pò incerto, nuvole che coprono l'azzurro, qualche goccia di pioggia.
Mi stavo preparando per uscire, ore 15, 40.
Squilla il telefono di casa.
Con l'avvento dei cellulari oramai sai perfettamente chi ti chiama a casa e a che ora. Ad esempio io so che di solito verso le 20 chiamano a casa mia cugina Antonella e Vale, in sequenza. Prima una e poi l'altra e viceversa.. Fa ridere perchè quello è il loro orario. Versole 20, 15 invece di solito chiamano gli operatore Telecom, Infostrada, Fastweb.ecc. La domenica mattina puntualmente amici dei miei (che mi svegliano e di cui ovviamente non ricordo mai il nome).
Ma alle 15, 40 chi poteva essere?
"Pronto?"
"Buongiorno sono Tizia della Telecom, volevo proporle un 'offerta che..."
"No, grazie ma non siamo interessati"
"VAbbè tanto l'offerta scade oggi"(tono arrogante)
"si ma guardi..."
La signorina stacca
Silenzio.
5 secondi di incredulità.
Mi sono infiammata. Mi è esplosa la bile.
Ma brutta stronza che non sei altro, mi rompi le palle di sabato pomeriggio e ti permetti di staccare il telefono in faccia?!?!!?!?" Brutta Merda, ********. Io che sono stata così gentile, che sono sempre gentile con sti rompicoglioni che chiamano 100 volte al giorno.., ora basta!!!
"Questa storia non finisce qui. Non questa volta!!"
Chiamo il 187, Un numero fatto di persone, come dice la pubblicità sulle pagine bianche, e infatti mi risponde la voce guida v_v". Se vuoi parlare con x, digita 1. Vabbè digito 1, digito 3, digito 4 e intanto la mia rabbia si alimenta. "Sei in attesa"... Penso che se la signorina non mi avesse risposto, mi sarei recata direttamente alla sede centrale quanto ero incazzata.. L'attesa intanto continua e io mi innervosisco sempre di più, anche perchè stavo perdendo un sacco di tempo Volevo trovare quella stronza che aveva osato attaccarmi il telefono in faccia. Me la immaginavo con aria arrogante mentre staccava il telefono.
La signorina mi dice che non c'è traccia di questa chiamata. Ridicolo, al giorno d'oggi sanno persino dirti quante volte sei andato in bagno. Mi chiede scusa a nome di tutta Telecom.
E improvvisamente mi sono sentita soddisfatta. Come se mi avessero iniettato una dose di morfina.
A cosa è servito?
Credo a niente, ma mi è piaciuto agire d'impulso e andare in fondo alla storia.
Ma ti troverò brutta stronza...