martedì, maggio 31, 2011

Volevo i pantaloni.

Allora. Ho due problemi.

Promlema n. 1: i pantaloni.
Succede che praticamente, signor Zara, io non so che idea avete voi del fisico femminile.
Io non ho le misure 90-60-90, ma conservo le proporzioni di una tipica donna mediterranea.
Togli la moda che può essere discutibile o meno, perchè, signor Zara, a me, i pantaloni a sigaretta, non è che esaltano proprio i miei punti forza, però voglio dire posso scegliere di andare altrove a seguire le mie ideologie modaiole da no global, é che se io mi provo i vostri pantaloni, com'è che secondo voi, una, dovrebbe avere le gambe secche secche e la pancia immensa?
Com'è che a me va tutto ok, ma mi ballano 10 cm nel giro vita?
Togli che io ho i cuscinetti, ma, signor Zara voi fate cadere tutte le proporzioni che si rispettino di una donna.
Non capisco, davvero.
Io i pantaloni a sigaretta alla fine li ho comprati lo stesso, perchè un giorno andando in città mi sono accorta che sembravo uscita dagli anni 70, si che al solito me ne fotto, ma io un disagio così grande non lo provavo dai tempi in cui a scuola mi sceglievano per ultima nella squadra di pallavolo.
Ecco io pantaloni, dicevo, li ho comprati lo stesso, perchè volevo i jeans chiari, con una spesa accessibile, ma ora mi tocca contattare una sarta per farmi levare i 10 cm nei fianchi, e tra l'altro io pago pure quei 20 cm di gamba che poi mia mamma accorcerà.
E non è giusto, signor Zara, non è giusto.

Problema n. 2: le scarpe.
Ecco io vorrei sapere, come facevamo prima senza scarpe con la cavigliera incorporata?
Come ci rimanevano attaccate ai piedi senza avere una fascia di perline o di gingillini che ci contornava le caviglie?
No perchè io ho il probelema che se avessi avuto le caviglie come Rossella Brescia a quest'ora certo non starei qui a lamentarmi davanti a un pc. Io ho le caviglie che se ci lego intorno un laccio, si crea un effetto ottico che sembra che mi hanno tagliato altri 10 cm di gamba. Che già madre Natura con me, a suo tempo, è stata tirchia quando distribuiva l'altezza.
Perchè dico io, signori produttori di scarpa, non fate più le scarpe normali?
Perchè, ad esempio, fate gli stivali solo per quelle che hanno i polpacci come Barbie?
Perchè avete inondato il mercato di scarpe che prima si trovavano solo dallo Zoccolaio di Milano?
Perchè fate le scarpe che se ci cammini dieci minuti ti vengono le ciocche fino alle ginocchia?
Perchè non studiate l'anatomia del piede? Perchè?

Io le ciabattine nere dell'anno scorso le ho distrutte, signori produttori di scarpe, e ora sono in crisi perché nei negozi non c'é una mazza. E se c'è una mazza ti costa che tu pensi: "Boh avrà le filigrane d'oro dentro... eppure sembra come quella nel negozio dei cinesi all'angolo, spe che guardo dove le hanno fatte...toh made in China"
Comincerò ad andare in giro scalza, che va tanto va di moda.
Che poi, ma chi é Adriana Karembeu??

giovedì, maggio 26, 2011

Basta un poco di zucchero.


Io vorrei che Tata Lucia venisse a vivere qui.
Non per altro, ma Tata Lucia mi calma.
Quando faccio zapping e la vedo in tv, non posso fare altro che smettere di fare tutto quello che sto facendo e restare incantata ad ascolarla.
Come se improvvisamente dalla tv vaporizzassero sostanze oppiacee.
Quasi faccio le fusa quando vedo Tata Lucia.
Passa tutto appena la sento parlare.
Il nervoso, la rabbia, il mal di stomaco, il digrignare i denti, gli occhi lucidi, i pensieri.
Io ascolto i consigli di Tata Lucia anche se non mi servono proprio ora.
Ecco io vorrei delle cassette con la voce di Tata Lucia da ascoltare durante il giorno, durante la notte o prima di andare a dormire.
Poi quando arrriva la pubblicità riprendo i sensi. Ricompare la casa, ricompaiono i mobili, il divano con il copridivano a righe rosse, ricompare Pritt che cerca da mangiare, ricompare Gattino che cerca Pritt, e mi accorgo che l'unica cosa che può placare l'assenza di Tata Lucia sono i grissini inzuppati nella nutella.
Io vorrei Tata Lucia, quando son in macchina che mando a fare in culo tutti, che mi dicesse" Eh no, se tu fai cosììì il tuo nervoso, non ti fa essere lucida per gustare le gioie del trafficoo"
Io vorrei Tata Lucia, in ufficio quando squilla il cordless ottocento volte che mi dicesse" non ti innervosire, prova invece a pensare che chi ti chiama ha bisogno"
Io vorrei Tata Lucia che quando mi insozzo le dita per prendere il grissino che si è spezzato dentro il barattolo dela nutella che poi con le dita insozzo i tasti del pc, mi dicesse"Perchè non prendi un cucchiainoo per prendere la nutella in fondo al barattolo"
I vorrei Tata Lucia che, quando mi schiumano i pensieri in testa dagli occhi e dalla bocca, mi dicesse"perchè non ti prendi un periodo di pausa? Tu hai bisogno di riposarti, te lo meriti"
Io vorrei Tata Lucia che adesso mi dicesse:" ecco ora vai a farti un bel bango caldo con tanta schiuma nella vasca che immaginerai di avere al posto della micro doccia, poi ti metti la camicia da notte e io vengo a raccontari una bella favola della buonanotte.
Quella dove vissero tutti felici e contenti.

Se facessero gli adesivi di Tata Lucia io ne prenderei uno da attaccare in macchina.

martedì, maggio 24, 2011

44 gatti.

Oggi sono stata al gattile.
La prima cosa che ho fatto è stata non riuscire a trattenere le lacrime vedendo Tato, il gatto malato di leucemia, che praticamente non ha il controllo del corpo dalla vescica in giù.
Con le zampine davanti trascinava tutto il corpicino magrolino.
Ho chiesto mille volta scusa al signore del gattile. Gli ho detto: "giuro, non sono pazza"
Ma poi di nuovo.
Mi ha fatto vedere Principessa, una gatta alla quale hanno amputato la zampa anteriore sinistra perchè è finita incastrata dentro una macchina vecchia e giù di nuovo lacrime.
Lui mi ha detto che non devo pensare che stanno male.
O meglio, adesso stanno sicuramente meglio di dove erano prima.
Poi ho visto i cucciolini che miagolvano un sacco. Ce n'era uno nero che mi ha ricordato Pritto circa 5 kg fa.
Poi i gattini ancora più minuscoli. Che miagolavano fortissimo e facevano un pò ridere.
Poi c'è un gatto che é stato aadottato due volte ma l'hanno portato sempre indietro perchè a casa degli altri non mangia, non beve.
Io mi sono chiesta come il signore del gattile riesca a ricordarsi di tutti i gatti ma poi ho pensato che sarà come a scuola. Voglio dire la maestra si deve ricordare di tutti gli alunni. Mica può dimenticarne qualcuno.
Era un pò che avevo questa idea, ma dato che ero certa che l'impatto avrebbe prodotto lacrime, ho esitato per tanto tempo.

Poi sono toranta a casa.
Pritto mi ha accolta strusciandosi su tutto il pavimento con il pancione all'aria.
Gattino ineguiva l'ennesima mosca.
Li ho guardati e mi stavano uscendo di nuovo le lacrime.
Dovrei bere meno acqua, mi sa.

Io ho sempre voluto un gatto, fin da piccola.
Lo farei dentro casa il gattile, se potessi.
Oppure potrei vivere dentro a un gattile, a seconda.
E' che quando guardo dentro gli occhi di un animale, penso che anche loro hanno un cuore, come me.
Hanno dei sentimenti, come me.
Sentono il dolore, come me.
Piangono, come me.
Sono felici per le piccole cose, come me.
Hanno bisogno di affetto, come me.
Di coccole, di cure, hanno bisogno di spazi ampi, di correre, di inseguirsi, di dare il latte ai cuccioli, di fare il capofamiglia.
Quando guardo un animale negli occhi penso, che chi li maltratta, chi li fa soffrire, chi li uccide, non meriterebbe Nessun tipo di pietà.

Pritto e Gattino, giocano.

lunedì, maggio 23, 2011

Rosae


Sono stanca.
Talmente stanca che molte volte mi viene da vomitare, da quanto sono stanca.
Sono stanca che in questo periodo, la mia massima aspirazione, é tornare a casa in fretta e diventare parte integrante del letto.
Sono talmente stanca che di notte non dormo e faccio gli incubi che sono paralizzata e non mi esce la voce per gridare di paura e Azzu l'altra sera mi ha svegliata come nei film perchè mi lamentavo nel sonno e mi ha scrollata dicendomi:" Svegliati! svegliati!"
Nemmeno la tisana al tiglio con tre filtri nella tazza fa più effetto.
Sono stanca che al mattino per alzare la saracinesca dell'ufficio, aspetto che passi qualcuno e mi metto in espressione di pena così mi aiutano a sollevarla.
Sono stanca che sabato sono riuscita persino a prendere sonno sul sedile della 500 vecchia che per fortuna sono bassa e ci stavo tutta rannicchiata.
Sono stanca che oramai mando a fare in culo tutti. Che ho messo una pinza per bloccare il flusso della mia sensibilità spiccata e dico quello che penso. E a volte pazienza se ti ferisco, io sono piena di cerotti.
Sono stanca che delego i miei appuntamenti all'agenda del telefonino che poi suonano e mi sbaglio pure con l'agenda perchè non mi fido e pretendo di ricordarmi di più io.
Sono stanca che la mia cena stasera è stata zuppa di latte scaldato nel microonde e galletti mulino bianco che però devono rimanere un pò croccanti quindi li mangio con un cucchiaio gigante per non farli affondare.
Sono talmente stanca che certi giorni gli occhi mi si lucidano di lacrime, sbadiglio senza mano davanti alla bocca, non mi frega di comprarmi i vestiti dell'estate, non mi frega di comprarmi le scarpe dell'estate, non mi frega di fare gli abbinamenti di vestiti e di portare ancora i pantaloni larghi in fondo, di girare tra gli scaffali del supermercato, che faccio le domande e mi dimentico di ascoltare le risposte, e mi dimentico pure le domande, che perdo il filo, che ho rotto il mio cell, il cell del lavoro e spero di rompere anche il cordless del lavoro, perchè sono talmente stanca che mi cade tutto dalle mani.
Stanca che l'unica cosa a cui penso é quanto manca al venerdì.

Abbasso il lunedì. Merda.

venerdì, maggio 20, 2011

Santo Venerdì.

giovedì, maggio 19, 2011

Ah, l'amore.

martedì, maggio 10, 2011

Impara l'arte.

Da quando ho scoperto il sito di giallozafferano, la mia vita é cambiata.

martedì, maggio 03, 2011

Cambio di stagione.

Mi piace che nella camera da letto, da circa un mese, appoggiati per terra, ci siano gli scatoloni con dentro i vestiti estivi.
Mi piace perché mi ricorda che sono disordinata.
Da quando c'è Azzu, in casa mi sento portata a essere ordinata per fare bella figura.
Non è che mi riesca perfetto però sono migliorata molto.
In realtà sta cosa di mettere in ordine un pò ce l'ho sempre avuta.
Quando ero a casa con mamma e papà la cosa che mi piaceva mettere un sacco in ordine erano i mobiletti del bagno. A volte mi piazzavo lì e ci stavo tipo due ore che quando poi qualcuno doveva andare in bagno sbuffavo. Altre volte mi rompevo e mettevo un pò in ordine poi il resto lo rimettevo tutto incasinto per fare prima.
Oppure riordinavo anche le due ceste con le scatolette delle medicine. Le sistemavo come un meridionale sistemerebbe le valigie nel bagagliaio prima di partire per il mese di ferie.
In effetti io forse sono un pò meridionale.
Tipo, ieri ho sistemato la dispensa di casa.
La dispensa non è nient'altro che una mezza libreria billy dell'ikea che avevo a casa vecchia più un altro quarto di billy, messe vicine. Ho scoperto che il tempo passa molto in fretta con lo scatolame. Ho scoperto che il 2010 è passato da un pò. E ho scoperto che la libreria billy, travestita da dispensa, farebbe sentire male anche il signor ikea.
E' che a me fondamentalmente piace mettere in ordine. Per questo vorrei lavorare al Self. Che quando vado lì e vedo che non ci sono le cose in ordine mi viene da sistemarle.
Poi però quando vengo in camera da letto e vedo che ci sono i vestiti che ho tolto dalla valigia esattamente come erano impilati lì dentro, che ora sono appoggiati sopra la cassettiera, con sopra altri vestiti, con sopra altri vestiti, ecc, ecco questa torre instabile mi fa sentire bene.
Io voglio che Azzu pensi che sono ordinata, ma non sono tanto capace a fare finta di esserlo.
Cioè a volte lo sono di più con la sua roba.
Tipo che gli ho ordinato i calzini e le mutande per colore. Ovviamente tutto stirato.
Mentre il mio cassetto, mi vergogno ad aprirlo.
Ora però ho deciso che me ne fotto, che é un periodo che sono pigra e svogliata, che farò e dirò quello che penso.
Che se ne può andare a cagare chi mi rompe.
Che non ho voglia di sentrimi dire cosa devo fare. Come e quando.
Perchè prima di fare ordine, ho bisogno di disordinare tutto.

domenica, maggio 01, 2011

Addormentarmi sul sole.

Oggi,
un vecchio gabbiano,
dice che crescerò.