lunedì, marzo 25, 2013

L'anno Zero.

Pensavo che mi piacerebbe avere un diario segreto.
Ma di carta.
Di quelli con il lucchetto con le chiavi universali.
Di quelli che si regalavano da piccole ai compleanni delle amichette.
Quando ancora si andava in cartoleria con mamma a prendere il regalo.

Vorrei avere un luogo segreto dove mettere tutti i miei pensieri.
Anche quelli meno belli per il pubblico abituato a giudicare.
Mi piacerebbe lasciar scorrere l'inchiostro per comporre spartiti da rileggere quando sarò più grande e dire:
 "Oddio ma davvero pensavo così".
Piano piano mi stanno tornando in mente gli inizi.
Si, quegli inizi che quando guardi una cosa, ti immagini una storia.
Sono felice di questo.

Un po' come ne La storia Infinita, dove il Nulla distruggeva Fantasia, e allora per non farla distruggere bisognava sognare.
Ecco io ho ricominciato a sognare.
Sono sogni diversi da quelli che facevo prima.
Prima di Santiago.
Ora la mia vita è "prima di Santiago", "dopo Santiago"
Un pò come Avanti Cristo, Dopo Cristo.
Il 2012 per me é l'anno Zero.

L'unica cosa che mi resta da capire è se devo iniziare con:
"Caro Diario,..."