giovedì, aprile 24, 2008

Paura n.2

Legata alla paura del letto-cassettiera, ho un'altra paura.
Forse è meglio definirla "fissa".
Quella di spegnere tutti i televisori prima di andare a letto, perchè non riesco a dormire col pallino rosso acceso dello standby.
Questa paura è nata per aver visto "Il Silenzio degli Innocenti" quando ero troppo piccola (avevo circa 10-12 anni)
Ho subito un trauma con le scene in cui quello matto che scuoiava le donne, segue la detective, che ora non ricordo come si chiama, al buio, con la maschera a infrarossi.
Ecco, siccome mia nonna voleva dormire al buio pesto, io quella notte, oltre a dormire nel letto-cassettiera che già mi faceva paura di per sè, avevo associato al pallino rosso dello standby, la maschera a infrarossi dello scuoiatore. Cavolo, sentivo pure il suo respiro...(Solo alcuni anni dopo capii che il respiro era semplicemente quello di mia nonna).
Così, da quel giorno, oltre a non dormire più al buio pesto, spengo sempre tutte le tv.
Pure quando non sono a casa mia. Anzi se proprio evitano di mettermi la tv in camera, meglio. Anche perchè dopo aver visto The Ring, questa mia teoria della Tv, si è avvalorata.

Non voglio trovarmi bambine che escono dai pozzi, nè cannibali che mi entrano in camera di notte :)

Paura n.2

mercoledì, aprile 23, 2008

Il letto-cassettiera.

Credo che quasi ogni paura abbia un nome.
Tipo l'agorafobia, la claustrofobia, l' aracnofibia, la scotofobia (un pò ne soffro anche io forse), l'emofobia...
Io ho una paura strana ma non credo che abbia un nome.
E' la paura di quei letti pieghevoli che per "bellezza" sono celati da una finta cassetttiera di legno.
Quando ero piccola e andavo in Puglia da mia nonna, mi toccava sempre dormire in uno di questi letti. E nonostante facessi carte false per non dormirci, mi toccava per forza.
Ogni volta che dovevo aprirlo, iniziava a battermi forte il cuore.
Forse mi dava solo l'idea che stavo per mettermi a letto in una cassettiera.
Non so, era come se stesse per mangiarmi. Vedevo chiaramente gli occhi e la bocca famelica. Pensavo che se fossi andata a dormire lì dentro non mi sarei più svegliata, che il letto mi avrebbe ripiegata dentro i cassetti e che nessuno si sarebbe accorto della mia assenza.
E quando un pò di giorni fa, ho trovato il letto-cassettiera nascosto dietro una porta, mi sono ricordata di questa paura. Adesso che so che è vicino a me, sono un pò preoccupata.

Da piccola mi ricordo che era uscita la notizia di un bambino che dormiva in un letto di quelli che stanno dentro gli armadi. Probabilemente era difettoso. Sta difatto che il letto si chiuse e il bambino morì soffocato. E i genitori se ne accorsero al mattino.

Giuro che non me la sono inventata questa storia.

Di quando io e Vale ci siamo conosciute...

Guardando la foto da sinistra: Valentina, Io, Lisa.
Questa foto è stata scattata l'estate che io e Vale ci siamo conosciute. (l)

sabato, aprile 19, 2008

Segnalazione urgente.

Scusate, ma devo assolutamente segnalare questo sito:

http://www.beehive.it

(thanks to my cousin Dany)

mercoledì, aprile 16, 2008

Sposerò Max Pezzali- confessioni di una sedicenne

Già immaginavo sentire suonare il citofono e una voce dall'altra parte dire:
"Tu sei Patrizia?! C'è posta per te"
Già mi immaginavo in pigiama zebrato comprato all'Oviesse e infradito fuxia, maglietta dei tempi di Arenzano, matita tra i capelli e occhi gonfi di sonno, con una telecamera puntata sulla faccia e un finto postino a fare domande.
Già immaginavo di vederti dentro il bustone di Maria De Filippi e immaginavo i miei occhi rigonfiarsi di lacrime di gioia. Vedevo anche la mia famiglia meridionale seduta vicino a te sul divanetto, con mia conseguente goccia sulla fronte, proprio come nei cartoni animati.
Poi un messaggio sul cellulare"Presenta il suo libro al Thunder. Vai lì"
E nel giro di pochi attimi ero di fronte a te. Tu firmavi degli autografi e io lasciavo passare le tue fans per poter condividere per più tempo possibile lo stesso spazio. Ferma, col tuo libro tra le mani, e un sorriso di quelli che mi affiorano sulle labbra quando sogno ad occhi aperti. Cioè sempre.
Ricordo quando quell'estate chiesi a mio cugino un walkman e una musicassetta per non sentire il russare di mia zia, dato che dormivo con lei.
Mi diede una cassetta, proprio come gli avevo chiesto. E io imparai a memoria tutte le canzoni di quella cassetta. Tutte. Non sapevo nemmeno chi fossi. Ma cantavo felice al sole della Sicilia.
Ora invece so chi sei. Una passione inspiegabile, perchè non so nemmeno quando sei nato e non so nulla di te in realtà.
Sarebbe come spiegare perchè mi piace il gelato crema e nocciola, o la pizza panna e speck senza pomodoro, o perchè mi piace il colore marrone.
Certo, mi fossi ricordata di controllare se la macchinetta digitale aveva la batteria carica, sarebbe stato meglio...
Quando conobbi Carmen Consoli, avevo messo male il rullino e non venne nemmeno una foto.

Vale ti ordino di non divulgare nulla di ciò che hai visto e delle parole che hai sentito uscire dalla mia bocca:)

Grazie Minnie e Vale per avermi fatto realizzare un sogno.
Almeno uno.

giovedì, aprile 10, 2008

La macchina del tempo

La Sardegna.

Il mare della Sardegna.

La spensieratezza di 5 ventenni.

I capelli biondi di ValeBionda che ora non è più bionda e i suoi occhiali tondi;
ValeBionda che suona il pianoforte, per finta;
Francesca che si vergogna della telecamera;
Francesca che si dimena nella sabbia e poi scappa per non farsi buttare in acqua;
i polpacci di Patty e i suoi piedini cicciotteli da bambina;
Patty che si commuove per la sabbia;
Vale mora con la maglia rossa con il maialino;
Vale mora che fa finta di pulire;
Elisa che balla Y.M.C.A.;
Elisa che pettina il petto di Vladimiro;
il bagno nell'acqua gelida del mattino;
la tequila sale e limone;
il nostro amico immaginario Ugo e le sue storie con tanto di scenette recitate;
"a chi tocca lavare i piatti?";
"a chi tocca lavare il bagno?";
il nokia 3210 e il Motorola-cabina verde ;
i messaggi egli ex fidanzati;
il vento;
il motoscafo che si incaglia oltre il limite della spiaggia rosa;
qualcuno vomita;
la pioggia incessante;
gli amici di Rivoli con la sorella minorenne
che ha imparato più da quella vacanza che in tutta la sua vita;
le gambe di Luca;
Vladimiro, il buddista;
Daniele il vicino sardo sardo col vestito da cinese;
Alex l'altro vicino coi capelli lunghi, rossi;
Daniele di Orbassano che non si vede, ma che c'è.
La videocamera, sempre accessa...


Sei anni dopo ci si riguarda. Tutto uguale e tutto diverso.
I nostri capelli non sono più gli stessi, i sorrisi sono diversi, ma le risate si. E con le lacrime agli occhi.
Eccoci sedute di fronte alla televisione, mentre scorre il nastro nel videoregistratore. Sullo schermo delle ragazzine senza pensieri, che fanno le stupide, che fanno le scenette, che giocano... Oltre il vetro quattro ragazze quasi donne, che parlano di lavoro, di vite un pò cambiate, di situazioni sentimentali vecchie e nuove, del mondo che non funziona più.

Cavolo se è bello avere delle amiche. Amiche vere.

mercoledì, aprile 09, 2008

Vivere con la testa fra le nuvole - parte 2^

L'altro giorno sono stata complice di un furto.

Quello del mio portafoglio.
E' stato molto semplice. Vi spiego come si fa:
Si va in giro in bicicletta, con una borsa a tracolla e la vostra borsa appesa alla bici come un qualunque sacchetto della spesa. Si parla al telefono e allo stesso tempo si pensa ad altre cose, magari rischiando anche di essere presi sotto da una macchina.
Si arriva a casa, continuando sempre a parlare al telefono. Si chiude la bici, ma non si mette via che tanto "ora non c'ho voglia".
Sempre continuando a parlare al telefono, si entra nel portone, ascensore e poi casa.
Ci si leva la giacca (no questo non parlando al telefono). Poi si cena, e dopo sole due ore si cerca la borsa per mettere dentro un regalo.

Ci si ricorda che la borsa ERA appesa alla bici...
(come già era accaduto per la giacca di renna beige-sob)

Si corre giù dalle scale e non si trova la borsa appesa alla bici.
Non ci si dispera che tanto oramai si è rassegnati ancora prima di perdere le cose.
Poi si trova la borsa in mezzo alla strada. Per fortuna, che ero tanto affezionata.

Ora, Signori ladri, vi vorrei dire solo queste cose:
1. I miei 2,50 euro spero vi siano serviti almeno per prendere il caffè.
2. Sulla mia patente ci sono 22/24 punti. Dubito vi serviranno per ritirare qualche premio al supermarket. Potete comunque provarci.
3. La foto del mio ex moroso, (tanto per intenderci, quello che aveva i capelli lunghi) che manco sapevo di avere nel portafoglio, potevate tenervela.
4. Le pastiglie che avete trovato sfuse nel portafoglio, non sono ecstasy. Erano sfuse perchè sono uscite dalla confezione. Sono per l'emicrania. Ecco magari potete rivendervele, visto che costano parecchio.
5. Il portafoglio, no, non è di cavalli. C'era solo scritto sopra "cavalli cavalli" (eh oh era di mia mamma), ma vi assicuro, non è di Cavalli.
6. Il tesserino delle donazioni del sangue, no, neanche quello serve per ritirare premi.
7. Il bancomat, la carta di credito e la postepay, beh quelli non mi fate essere volgare, comunque potete provare a farli strisciare nel vostro posteriore.

Se avete bisogno di altri suggerimenti su come smarrire oggeti importanti contattemi.

P.s. per una volta il mio insano disordine mi è stato di aiuto in quanto avevo distribuito equamente nelle borse che uso di solito, tutto il contenuto di una bora, comprese chiavi di casa ufficio e vespa.

venerdì, aprile 04, 2008

Sospiri

Io, di risposte non ne ho
mai avute mai ne avrò
di domande ne ho quante ne vuoi
e tu, neanche tu mi fermerai
neanche tu ci riuscirai
io non sono
quel tipo di uomo e non lo sarò mai
Non so se la rotta é giusta o se
mi sono perduto ed é
troppo tardi
per tornare indietro così
meglio che io vada via
non pensarci, é colpa mia
questo mondo
non sarà mio

Non so, se é soltanto fantasia
o se é solo una follia
quella stella lontana laggiù
Però, io la seguo e anche se so
che non la raggiungerò
potrò dire , ci sono anch'io

Non é, stato facile perché
nessun' altro a parte me
ha creduto
però ora so
che tu vedi quel che vedo io
il tuo mondo é come il mio
e hai guardato
nell'uomo che sono e sarò
Ti potranno dire che
non può esistere
niente che non si tocca o si conta o si compra perché
chi é deserto non vuole che qualcosa fiorisca in te

E so
che non é una fantasia
Non é stata una follia
quella stella
la vedi anche tu
perciò
io la seguo ed adesso so
che io la raggiungerò
perché al mondo
ci sono anch'io
perché al mondo
ci sono anch'io
ci sono anch'io
ci sono anch'io

N.d.R. Eh oh, a me piace(cantante e canzone) :) e l'ho ascoltata con quel sole della foto di fianco.