mercoledì, aprile 28, 2010

Chi non risica non rosica.

400 e passa pagine.
3 racconti per pagina.
Cercarmi, pensavo fosse un'impresa da connessione 56k.
Voglio credere che siano in ordine di preferenza.
Una lacrima ha scollinato la mia guancia e si è posata nell'angolo più alto del mio sorriso.

http://blusubianco.it/capitoli/leggi/1/sentirsi.aspx?p=2

Mi sa che mi tocca tradire il mio yogurt al biscotto e cerali.

lunedì, aprile 26, 2010

La partita di pallone

Azzurro mi ha portata allo stadio.
A San Siro.
Io non ero mai stata allo stadio a vedere una partita di pallone.
Lo stadio è grandissimo. Ma la cosa più bella, dopo aver fatto un sacco di scale che io avevo già il fiatone alla prima rampa, è stata il verde smeraldo del campo.
Me lo immaginavo più grande il campo perchè alla televisione sembra gigante.
Allo stadio si è tutti amici. Praticamente quello che i maschi dicono quando guardano la partita a casa, lo dicono anche allo stadio però è più divertente perchè si sentono i peggio insulti.
Un'altra cosa divertente è che tutti svestono i panni di impiegati di banca, casalinghe, studenti, orafi, panettieri, meccanici, e mettono quelli dell'allenatore.
Quando è iniziata la partita ci sono rimasta un pò male perchè non c'era la telecronaca.
Io ogni tanto mi distraevo perchè guardavo la gente. Quello davanti a noi, ad esempio, non vedeva l'ora di parlare con azzurro e il suo amico, e continuava a girarsi e io che me n'ero accorta a un certo punto ho detto ad azzurro: dai parlagli che non sta aspettando altro. E infatti è stato così.
Ho visto i giocatori della tv dal vivo anche se erano piccoli e non si vedevano in faccia.
A un certo punto, mentre c'era il riscaldamento, Azzurro mi fa: quello che ha il pallone è Milito, ma avevano tutti il pallone sui piedi e così mi sono confusa.
C'era pure Del Piero. E poi Buffon. Mi ricordo solo loro.
Quando c'è stato il goal hanno gridato tutti. Sembrava che stesse passando la metropolitana sotto gli spalti. Io sono rimasta seduta perchè ero felice per Azzurro, ma io non tifo niente.
Nella prima fila c'erano delle signore che potevano essere mia mamma e giuro che hanno fatto un casino che non ci potevo credere. Con le sciarpe al collo. E si strattonavano.
E' stato bello, davvero.
Però continuo a non capire perchè questi ragazzi, prendano tutti questi soldi.
Alla fine ha vinto la squadra di azzurro e io ero felice perchè se avesse perso non mi avrebbero più portata.

La prossima volta però me lo porto pure io il cucscino da casa da mettere sulla sedia.

sabato, aprile 24, 2010

Pritt mannaro

lunedì, aprile 19, 2010

Reset.



E' come se ogni tanto avessi bisogno di scaricare i miei pensieri a terra.
Per svuotarmi la testa, toccando il pavimento con un dito.
Perchè c'è confusione.
Perchè ho sempre qualcosa da fare. Più urgente delle altre.
E gli altri pensieri vanno in coda. E ognuno grida più forte per farsi sentire e non farsi dimenticare.
Io vorrei, per una volta, arrivare a casa e semplicemente sdraiarmi sul divano.
Con un libro, toast con nutella e succo alla pesca.
Ma che, chiedo troppo?

lunedì, aprile 12, 2010

Il treno dell'amore.

Jody era il ragazzotto che faceva andare il treno dell'amore quando arrivavano i baracconi in città.

Jody si è limonato tutte le ragazzine della città, classe 1981 e penso anche 1979, 1980, 1982, e forse anche 1983.
Io non l'ho limonato perchè ero un po' ingenua, da bambina.
E poi a me in realtà piaceva suo fratello che era più piccolo.
Jody pilotava la giostra dalla sua cabina e poi faceva gli occhi dolci a tutte le femmine che si appostavano sullo scalino di metallo per guardarlo. Poi ne sceglieva una, affidava il comando del treno a suo fratello, la portava sul retro della giostra, e lì la limonava, dove nessuno li poteva vedere.

La giostra dell'amore era una specie di trenino rotondo che girava fortissimo e per la forza centrifuga schiacciava le persone all'esterno. Poi a un certo punto veniva messo sopra una specie di telo e quello era il momento in cui dovevi limonare con il tuo morosino.
O chi per esso.
Di solito come colonna sonora, era gettonatissima Siria con "Non ci sto".

Io una volta sono stata invitata a fare un giro da un ragazzino che aveva una cicatrice in faccia. A me questo tipo non piaceva, ma la cicatrice in faccia si, e così ci sono andata.
Ma non abbiamo limonato perchè io non sapevo come si faceva.
Ovviamente ha pagato lui.

Beh, ieri e l'altro ieri con Azzurro siamo andati alle giostre. E oltre ad aver constatato che l'animazione è ferma agli anni '80, e essere andati sul treno della paura dove io avevo paura davvero e gridavo davvero, ma Azzu mica ci ha creduto; dopo aver vinto una katana a metà, nel senso che è la metà di una katana, ho provato a cercare Jody.

La giostra dell'amore c'era.
Ma di Jody nemmeno l'ombra.
Jody secondo me è uguale a com'era 15 anni fa.
Forse è vittima di un incantesimo e perciò rimarrà sempre giovane.
O forse, forse Jody non si è accontentato della sua colorata vita da vagabondo e ha semplicemente abbandonando la sua pulsantiera per fissare negli occhi la sua unica femmina...

"Com'è difficile andar via
quando vuoi scendere
da un treno mentre va
E giri intorno alle parole
per dire ci sto male
ma non ti voglio più
odio le piccole bugie
che poi nascondono
le grandi verità
è meglio un pugno in pieno viso
che ci rimani steso
ma domani passerà
E un altro amore se ne va
con la sua piccola ferita
che un giorno si confonderà
tra le linee della vita
perchè l'amore a questa età
è proprio tutto o non è niente
ed io non mi accontenterò
e a volare a bassa quota non ci sto"