mercoledì, luglio 13, 2011

Il brucomela.


C'era una volta un verme.
Che viveva dentro una mela.
In realtà lui era nato con la mela. Forse era nel seme della mela che poi si è divisa in mela e verme.
Lui e la mela erano infatti una cosa unica.
Da piccolo non si allontanava mai troppo dai semini gialli che se tagli la mela in orizzontale fanno una stella. Stava lì buono buono perché tutti gli dicevano che non poteva permettersi il lusso di andarsene in giro così libero per la sua mela. Lui non sapeva chi erano sti tutti ma gli dava retta perchè pensava che avessero ragione, visto che erano tutti.
Ogni tanto si sentiva strano a stare lì a fare il verme, perchè lui verme non ci si sentiva.
Lui sapeva che c'erano in giro dei vermi che a un certo punto gli spuntavano delle grosse vele colorate sul dorso e se ne andavano dove cavolo volevano. Lui inviadiava quei vermi.
Tutti gli dicevano "Sta bravo che sei fortunato a stare dentro alla mela, così non ti succede niente"
Intanto il verme cresceva e diventava sempre più triste di fare il verme.
Stava lì e non capiva che senso aveva stare lì dentro.
Lui non voleva fare solo il verme. Si sentiva con le mani legate, anche se non sapeva cosa fossero le mani.
Intanto continuava a crescere e tutti a dirgli "Che bravo verme che sei, come sei fortunato a stare lì in quella mela luccicante"
E più passava il tempo più diventava lungo e più diventava lungo più si iniziava ad attorcigliare.
Con il passare del tempo era talmente ingarbugliato che oramai non si capiva più dove iniziava e dove finiva.
Lui voleva uscire ma aveva troppa paura. Non sapeva cosa lo aspettava fuori.
Solo che a stare lì dentro gli stava venendo l'esaurimento.
Piangeva spesso. E voleva gridare. Poi gli veniva il batticuore, il mal di stomaco, l'agitazione.
Poi passava il tempo a dormire.
Non sapeva più come fare.

Si sentiva diverso dagli altri vermi delle mele.
Avrebbe voluto chiudere gli occhi, e svegliarsi con un bel paio di vele sulla schiena.
Ma tutte le volte, erano solo sogni.

Fine della storia.

2 commenti:

giardigno65 ha detto...

I BACHI DELLA FRUTTA

Amici che non sarete mai farfalle
(a volte azzannati per errore:
un acquoso sapore appena acidulo)
invidio la vostra sorte
eliso alloggio mensa
di dolcissime polpe
nei globi colorati
estiva vita sospesa a dondolare.
Anime buone per sempre non colpevoli,
fuori di questo mondo,
senza ali né abissi,
strisciate, pancia a terra nel buon miele.

the muffin woman pat ha detto...

grazie giardi:)

sai io punto al martirio.
Beata magari