Sei seduta a un tavolino, nel dehor, come diciamo qui al nord.
La differenza sta nel fatto che invece del classico marocco chiaro e cornetto, stai facendo colazione con una granita di mandorla e una spruzzatina di panna, e giusto per non farti mancare proprio nulla, anche una brioche di pasta gialla.
Sei lì, al sole. E' un lunedì mattina e sei in ferie.
Intanto fra un pucciata di brioche e l'altra si susseguono uno alla volta gli amici d'infanzia di tua mamma e tua zia. Parchegiano in tripla fila, scendono dalla macchina, salutano, si abbracciano...Turi, Pina, Rosaria, Salvo...
“Questa è mia figlia” “Piacere” e intanto continui a mangiare. E loro continuano a parlare.
A un certo punto arriva una signora. Saluta tutti.
E tua mamma: ”Lei è la signora che ha l'ufficio vicino casa? Ti ricordi? Quella che ha due figli maschiiii. Daii..."
Sospiri. Sul tuo viso appare un sorriso ingenuo, misto a sognante-malinconico.
Un'immagine.
Il piccolo Giovanni, il figlio della signora sulla porta dell'ufficio.
Da piccola passavo interminabili pomeriggi seduta sull'uscio di casa, in Sicilia, nella speranza che mettesse fuori il suo perfetto nasino. Cuocevo sotto il sole, ma per lui, questo e altro.
Giovanni era un bellissimo bambino coi capelli castani e gli occhi azzurri ,che il suo sguardo racchiudeva tutta il calore della terra in cui è nato. Uno di quei bambini agitati, che non stava mai fermo e aveva sempre i capelli appiccicati alla fronte dal sudore, e le guance rosse. Prendeva la biciclettina e faceva le impennate e poi sfrecciava davanti casa mia senza degnarmi di uno sguardo. Ma a me bastava sentire l'aria che spostava passando a tutta velocità.
Io lo amavo Giovanni...:)
Con la brioches sgocciolante di granita tra le dita e gli occhi a cuore, guardo la signora e le rispondo sospirando :
“Certo che mi ricordo. Io da piccola ero innamorata di suo figlio”
-Giura che dalla mia bocca non è una cosa del genere-Giura che non l'ho dettoooooo.
E invece si, l'ho detto.
Fin qui tutto normale.
Se non fosse che la signora si scosta e dietro di lei appare un ragazzo che non avevi minimamente calcolato.
“Ehm, questo mio figlio, vero?”
..........
La differenza sta nel fatto che invece del classico marocco chiaro e cornetto, stai facendo colazione con una granita di mandorla e una spruzzatina di panna, e giusto per non farti mancare proprio nulla, anche una brioche di pasta gialla.
Sei lì, al sole. E' un lunedì mattina e sei in ferie.
Intanto fra un pucciata di brioche e l'altra si susseguono uno alla volta gli amici d'infanzia di tua mamma e tua zia. Parchegiano in tripla fila, scendono dalla macchina, salutano, si abbracciano...Turi, Pina, Rosaria, Salvo...
“Questa è mia figlia” “Piacere” e intanto continui a mangiare. E loro continuano a parlare.
A un certo punto arriva una signora. Saluta tutti.
E tua mamma: ”Lei è la signora che ha l'ufficio vicino casa? Ti ricordi? Quella che ha due figli maschiiii. Daii..."
Sospiri. Sul tuo viso appare un sorriso ingenuo, misto a sognante-malinconico.
Un'immagine.
Il piccolo Giovanni, il figlio della signora sulla porta dell'ufficio.
Da piccola passavo interminabili pomeriggi seduta sull'uscio di casa, in Sicilia, nella speranza che mettesse fuori il suo perfetto nasino. Cuocevo sotto il sole, ma per lui, questo e altro.
Giovanni era un bellissimo bambino coi capelli castani e gli occhi azzurri ,che il suo sguardo racchiudeva tutta il calore della terra in cui è nato. Uno di quei bambini agitati, che non stava mai fermo e aveva sempre i capelli appiccicati alla fronte dal sudore, e le guance rosse. Prendeva la biciclettina e faceva le impennate e poi sfrecciava davanti casa mia senza degnarmi di uno sguardo. Ma a me bastava sentire l'aria che spostava passando a tutta velocità.
Io lo amavo Giovanni...:)
Con la brioches sgocciolante di granita tra le dita e gli occhi a cuore, guardo la signora e le rispondo sospirando :
“Certo che mi ricordo. Io da piccola ero innamorata di suo figlio”
-Giura che dalla mia bocca non è una cosa del genere-Giura che non l'ho dettoooooo.
E invece si, l'ho detto.
Fin qui tutto normale.
Se non fosse che la signora si scosta e dietro di lei appare un ragazzo che non avevi minimamente calcolato.
“Ehm, questo mio figlio, vero?”
..........
.............
................
................
10 commenti:
Bewhahahahaham ma, almeno...era ancora il ragazzo bello di una volta ?:)
Infatti....Giovanni merita ancora di rimanere a farsi cuocere al sole oppure è meglio scofanarsi i prodotti tipici della Sicilia?!?
OH SIGNORE ti prego terra apriti sotto di me...anzi no, aspetta un attimo...
a) ma chi è questo panzone stempiato con l'anello d'oro con la faccia del leone e la canottiera?
b) lasciami ammirare il contrasto fra l'occhio azzurro e l'abbronzatura, solo per un attimo...
c)lasciami ammirare il contrasto fra l'occhio azzurro e l'abbronzatura, solo per un attimo...giusto quei tre secondi in cui sua moglie e i suoi due figli non guardano...
(naturalmente il mio post proponeva in a), b) e c) tre finali alternativi) :-D
grande woman muffin pat. io ho fatto outing in faccialibro ritrovando un compagno delle elementari, per il quale cuocevo anche senza che ci fosse il sole... approvo la spontaneità!
Ora dicci, è ancora bello? ti emozioneresti ancora al solo sentire lo spostamento dell'aria provocato dal suo sfrecciare in bicicletta?
ps oggi è passato il giro d'italia qui al nord ;)
hem secondo me il ragazzo che ho visto, giovanni se l'è mangiato:)
astor, balza: ho fatto fatica a sovrapporli.
duchessa mi hai fatto scassare, diciamo che la risposta giusta era misto fra a e c.
d) ma chi è sto tiziooo. e dov'è giovanniiiii????? vabbè meglio che la smetto se no la sua fidanzata/moglie, se ne ha una, mi scariva una pizza in faccia. no quelle da mangiare.:)
minu, non so se mi emozionerei ancora. anzi direi di no. o meglio, se magari si fosse levato gli occhiali da sole...
però mi hanno detto che è un buon partito:)))
eheheheheh...l'ho detto che so' strega ;-) oppure ho una grande esperienza in performances sovrapponibili alla tua, fai tu :-)
Si sarà morso le mani. Diciamo che ci son parole che passiamo una vita a voler dire e a non trovare l'occasione giusta. Per te il momento è arrivato, io lo sto ancora aspettando ma la frase è pronta:
"Ma tu lo sapevi che ero disperatamente innamorata di te?"
...lo vorrei direi a lui però...non alla madre.
miranda lascia perdere che questo è il periodo Revival.
spuntano come funghi.
ste vecchie fiammette infantili.
poi però si rivelano una delusione assurda.
la penultima è stata pessima.
il tizio inquestione ha ricevuto una soffiata sul fatto che mi piaceva dai tempi delle superiori e quando mi ha vista ha esordito dicendo "ma tu, da quanto tempo mi vuoi parlare?"
per poi prima invitarmi a ber euna birra e arrivare a chiedermi con un sms alle 3 di notte il numero di telefono di una che conosco da poco.
pessimoooooo.
ecco l'ho detto:)
Posta un commento