lunedì, dicembre 28, 2009

Constatazione amichevole.


Ricordo ancora quando avevo fatto il botto con la macchina di mia sorella.
Una punto grigio scuro con l'autoradio incorporata.
Le dita sulla manopola del volume, il mio sguardo che si alza, il piede che pesta il freno in fondo.
Botto inevitabile.
Poi il silenzio.
Un silenzio che sembrava di aver smarrito l'udito.
Lo stesso silenzio che riempie l'aria quando nevica.
Il fiato che manca, la saliva che si asciuga.
Come se il tempo si fosse preso una pausa.
Come se un alito di vento ghiacciato avesse paralizzato tutto.
Tranne quella stronza che è subito scesa dalla macchina starnazzando come un'oca.
Le sue piume avevano riempito la strada. Volevo raccoglierle e farmi un giacchino.
Quando mi sono svegliata dala pausa di riflessione, le mie pupille avevano eclissato il colore dei miei occhi.
Non capivo niente. Meno del solito.
"Un attimo. per favore, dammi un attimo. Non sono ancora nella realtà. Sono ancora ferma al botto. Sono rimasta incastrata nel botto. Nel rumore, intendo"
I botti si fa a fatica a dimenticarli.
Io me li ricordo tutti quelli che ho fatto.
Quelli che ho fatto con la macchina di mio papà poi...,...
Anzi più che il botto, mi ricordo il silenzio.
Il silenzio dopo il botto.

10 commenti:

Punzy ha detto...

si e' vero: il botto ti rimane nel cervello per un sacco di tempo

Viola d'Ondariva ha detto...

Io grazie al cielo non ho mai fatto botti e spero di non sapere mai cosa si prova.. ma ricordo benissimo il botto che fece il terremoto una sera d'estate di tanto tempo fa, mentre me ne stavo beata sul divano e sono corsa in cortile a piedi nudi. Un rumore terribile..

sgaran ha detto...

amica...per il botto di tuo papà c'ero pure io..più che il silenzio mi ricordo l'antifurto di quella maledetta macchina :) quanto ridere!!

la duchessa ha detto...

eheh...anche io ricordo perfettamente il silenzio dopo il botto, condito con la puzza di bruciato degli airbag...quando entrando dal casello in autostrada mi sono attardata nel mettere il maledetto bigliettino nella maledetta aletta parasole, e alzando lo sguardo ho visto il verde dei prati invece del grigio dell'autostrada, ho sterzato di botto e ho preso in pieno un fantastico palo della luce!!!
:-D :-D :-D

the muffin woman pat ha detto...

punzy, io me li ricordo tuttissimi.

cavolo erica.
io mi ricordo pure il botto del terremoto qui in città.
me li ricordo tutti e due.
una paura:(

sgaran
hem io ricordo il consiglio migliore che mi sia mai stato dato:)
scappaaaaaaaa

duchessa, punzy, vedo che onoriamo il proverbio. donna la volante....:)

Anonimo ha detto...

AAAAAAAA.... L'uomo focaccina!!!!!! Scusa, prossimamente conterrò l'entusiasmo, promesso!

Wilma ha detto...

Sarà una deformazione professionale ma questa "constatazione amichevole" mi sembra un simbolismo...Cosa ci vuoi dire?? Che c'è sotto??? Buon anno cara...

Miranda ha detto...

Quando è successo a me mi si è spento il cervello. Completamente. Il vuoto nella testa. E meno male che erano piccoli botti...
Buon anno

the muffin woman pat ha detto...

dautretemp
qui sei liber di manifastaqre tutto l'entuiasmo che vuoitranquilla:)

wilma
vedo che hai compreso:)
diciamo che il giudice di paceha risolto tutto:)

miranda pure a me.
sta cretina di una scema che si è agitata mi ha fatto andare in palla.

Auryn ha detto...

ma anche i botti di capodanno? :-)
auguri!