mercoledì, luglio 14, 2010

La Lupara.

Azzu ieri sera si è affettato un dito.
Aprendo il cancello del mio ufficio con le dita.
Anche se io gli avevo detto di non farlo, lui l'ha voluto fare lo stesso.
Il pronto soccorso ovviamente è stato d'obbligo perchè il cancello ha la ruggine. Probabilmente aveva già la ruggine quando l'hanno messo su negli anni '70.
Al pronto soccorso siamo arrivati alle 19,45.
Alle 22,00, giusto nel preciso momento in cui ho decido di andare in bagno dopo che me l'ero tenuta per due ore perchè continuavo a pensare "minimo se ora vado al bagno ci chiamano", ci chiamano.

Ecco.
Io sono una donna del sud.
Nel mio sangue c'è un miscuglio di cannoli alla ricotta e focaccia coi pomodorini.
Ci sono probabilmente, anche se minime e lontanissime, tracce di mafia e di sacra corona unita.
Io taccio, ma osservo.
Chiudo la boccca, ma i miei occhi seguono scrupolosi i gesti impercettibili.
Tutto questo per dire che io sono una femmina, che pure se so contenermi in maniera raffinata, la gelosia me l'ha data madre natura, insieme al dna.
La gelosia mi si insinua sotto la pelle, e me la solleva.
Mi fa serrare i denti, e mi fa respirare profondamente per riequilibrare la mia calma.
Mi fa tenere la testa alta, anzi no altissima.
E le spalle dritte, e le braccia conserte e le unghie infilzate nel braccio.

Insomma entriamo.
Ed ecco che subito la giovane Aiutodottoressa, ha prontamente inondato l'aria dell'ambulatorio di saccenza, arroganza, e sforzata simpatia.
Alle quali si è immediatemente sintonizzata l'altra Aiutodottoressa, bionda.
Azzu era contornato da tanta femminilità altezzosa, farcita di presunzione insolente, che io quasi pensavo che non fossimo in un ambulatorio medico, ma a una puntata di Uomini e Donne.
Pareva quasi che le Aiutodottoresse, fossero amiche di Azzu dai tempi dell'asilo.
E ridevano, scherzavano, battute su battute.
Poi la Aiutodottoressa quella che contava di più, ha proseguito nella sua calorosa presunzione, ovviamente non dimenticandosi di evidenziare vilmente il lavoro malfatto di fasciatura dell'altra Aiutodottoressa, che nel frattempo, ignara dei commenti della sua collega, era andata a prendere una garzina per finire la medicazione.

E tutto questo, minimamente non curanti della mia presenza.
Io e l'attaccapanni avevamo lo stessa presenza scenica.
Azzu ogni tanto mi guardava imbarazzato.
E la mia unica risposta è stata alzare il sopracciglio destro.
Devo chiedere a mia mamma dove conserviamo la Lupara...

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Per un attimo, ho creduto che le avresti accoppate quelle 2 miss simpatia...

the muffin woman pat ha detto...

i8o le mani non me le sporco.
mai.
:)

sgaran ha detto...

lei mai...chiama i cuggini... :)

Punzy ha detto...

soccole!!!

Wilma ha detto...

Ma come...non c'è stato un finale?? Un commentino, una frecciatina, una bella tirata di capelli...Insomma, raccontala tutta, dimmi che le hai messe al suo posto! Oppure sei entrata in modalità "sono superiore alle oche"??

the muffin woman pat ha detto...

sgaran
vedo che mi conosci bene

punzy
mettici pure la Z

wilma
io perdono, ma non dimentico.
:))))

la duchessa ha detto...

Le mani non te le sporchi, no......ma un chilo e mezzo di "sentenze" (leggi: maledizioni) non gliel'hai risparmiato vero?
Miiiiiinimo una notte sul vaso...... :-P

mgg64 ha detto...

vista tutta sta manfrina facevi una telefonata a mia che la lupara per non sapere nè leggere nè scrivere la tengo sempre carica...

Scix ha detto...

mamma me le serai mangiate anch io sono una bestia di gelosia.. pero l autocontrollo ancora non l ho acquisito..spero con la saggezza degli anni!!!