Se avessi potuto scegliere una carriera, avrei scelto quella della ballerina di danza classica.
A me è sempre piaciuto ballare.
Ma tipo ascoltare la musica un pò malinconica e improvvisare i balletti di danza classica nella mia cameretta.
La porta chiusa e tutto il trasporto della musica che mi entrava nello stomaco e attraversandomi il petto arrivava alla testa.
La mia cameretta era un rettangolo e quindi si prestava bene alle piccole corse e ai balletti.
Chiudevo gli occhi e facevo finta di essere una brava ballerina tutta passione e tecnica.
Immaginavo di calzare delle splendide scarpette rosa un pò consumate con la punta in gesso e i nastri di raso stretti introrno alle caviglie. Immaginavo i miei collant rosa che mi fasciavano le gambe e si infilavano sotto il tutù. E poi lo chignon. Lo immaginavo alto, altissimo. Immaginavo anche il naso alla francese.
A volte usavo la cassettiera bianca coi pomelli dorati come sbarra appoggiando il piede tra il televisore e il videoregistratore.
L'ho fatto per tanti anni. Usavo le cassette registrate di mia sorella, quelle compilation strappalacrime che avevano titoli tipo "amore per sempre" o "topo e topa" con le canzoni mozzate o registrate dalla radio.
Ho fatto anche la ginnastica ritmica e il saggio di fina anno con le grandi.
Ma questo per davvero.
Poi giorno un giorno ho smesso di diventare alta.
Ho smesso di indossare collant rosa. E i miei capelli sono rimasti sciolti sulle spalle.
E il mio sangue meridionale ha modellato il mio corpo.
Ma io, io non ho ancora smesso di sognare alla mia carriera da ballerina di danza classica.
Ora mentre cercavo di coltivare la mia passione per la scrittura, Gattino ha morsicato il filo del caricabatteria del pc, facendogli fare le scintille, e staccando la spina è saltata la connessione che in casa prende solo dalla parte di letto di azzu che ho confinato in sala a giocare ai videogiochi e poi Pritt ha iniziato a leccarsi il pazzo vicino a me e non è così che avrei voluto scrivere.
E questa cosa che non riesco più a scrivere quando voglio con i tempi miei, mi sta facendo tenere tutte le emozioni compresse che poi finisce che piango per le cagate. E la mia paura più grande è di non riuscire più a scrivere che è l'unica cosa che mi piace fare.
Così ho deciso che domani vado a cercare il portagioie con il carillon che mi aveva regalato l'amica di mamma e che, anche se la ballerina ha perso il tutù e forse un braccio, io l'ho conservato, perchè ero certa che prima o poi sarebbe tornato il momento di ascoltarlo.
Ascoltarlo e ricominciare a sognare.
8 commenti:
...e io ti auguro di ricominciare presto a sognare...
Buona giornata...
Non è mai troppo tardi per ricominciare a sognare... buon weekend Pat!!
cito Benigni
per realizzare i nostri sogni..dobbiamo svegliarci :)
baci Pat
Devi solo trovare una stanza tutta per te, il resto ce l'hai già dentro di te. Scrivi, noi fans aspettiamo sempre fiduciosi. (PS: per me leggere questo è stato una rivelazione, ormai mille anni fa: http://it.wikipedia.org/wiki/Una_stanza_tutta_per_s%C3%A9)
Pat, hai vinto un premio. L'ho assegnato io, spero che la cosa ti faccia piacere!
http://pure-well-water.blogspot.com/2011/02/sunshine-award.html
madis princesse
mi metto subito all'opera
punzy sante parole.
il problema è proprio questo:)
effe hai fatto centro.
spero di riuscire al più presto a ritrovaare anche il tempo di leggere tutti.
effe2 avevo bisogno di ciò:))
per tutti. comunico che è stato recuperato il citato carillon.ù
seguiranno post
Sei sempre un mito...Aspettiamo, ok?
GRAZIE WILMA:) TVTB PERIODICO
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