martedì, febbraio 28, 2012

Limbo.

Uffa che nervoso.
Ho tanti scritti nella testa, ma sono bloccata dal fatto che prima di tutto non ho più la chiavetta internet a casa e quindi non posso collegarmi a internet, e nessuno dei miei vicini ha la connessione da sottrarre con educazione.
Sono bloccata dal fatto che mi viene il nervoso nel sapere che i miei pensieri vengano utilizzati a mio discapito.
I pensieri sono i miei e va bene li leggi, ma non hai di meglio di fare che leggere i miei pensieri. Che ne so vai in palestra o guardati il grande fretello o comprati Chi. Pensa che sono delle cazzate e smetti di leggerli. Io non me ne voglio andare da qui. E' come subire uno sfratto dallo stato italiano dalla mia villa con giardino dopo aver finito di pagare il mutuo, perchè al posto della mia casa devono costruire un'autostrada inutile, e vedersi magari rifilare un appartamento senza balconi in un palazzo di 10 piani in zona a traffico limitato dove devo pagare la tessera del parcheggio.
Ho tanti pensieri e guarda un pò non ho il tempo di scriverli che a volte mi chiedo come faccio a vivere senza un orologio al polso.
La mia vita viaggia come trenitalia. Da sempre.
Cos' mi chiudo e capita che mi viene da piangere perchè ho dei pensieri che vorrei dire a qualcuno. Ma poi non so se ho tanta voglia che qualcuno li conosca. Allora li penso e basta guardando il vuoto al tramonto immaginando pure la colonna sonora. Poi quando arriva la primavera i tramonti sono più belli.
Poi ho il nervoso perchè quando penso di avere le idee geniali, scopro che qualcuno le ha avute prima di me. E penso "guarda sta stronza"
Oltretutto in questo momento non mi frega di nessuno.
Credo che sia normale, ma faccio finta di niente.



lunedì, febbraio 20, 2012

Progetto casalinga #2 - Cinese mancata.

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giovedì, febbraio 16, 2012

Progetto Casalinga.

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 +



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martedì, febbraio 14, 2012

Il diario segreto.


Una volta ho trovato un diario segreto che non ricordavo di aver scritto.
Non era un vero e proprio diario, ma un quaderno picccolo a righe della najoleari con la copertina blu rigida.
Appena l'ho aperto ci ho messo un pò a capire che ero stata io a scrivere.
Un anno pieno di sfoghi adolescenziali.
Amori non corrisposti.
Litigi.
Amori non corrisposti.
Avversione per la scuola.
Amori non corrisposti.
Mi sono un pò vergognata nel rileggere quelle pagine.
A volte c'erano pensieri veramente tristi. Anzi, a volte c'era qualche pensiero allegro.

Erano pensieri talmente e vergognosamente privati, che ho scelto io a chi far leggere e cosa.
Ho scoperto che non mi piace che tutti sappiano i miei pensieri, quelli di cui ti vergogni, quelli che non vuoi che girino sulla bocche aperte per far prendere aria, quelli che passano nelle conversazioni di chi magari non ti conosce e li usa tanto per fare il cantastorie.

Forse sono finite le pagine di questo diario.
O forse è ora di cambiare il lucchetto.