In questo periodo ho talmente tante cose da scrivere che non riesco a dire niente. Come quando incontri una persona che non vedi da tanto tempo, vorresti raccontarle tutto e invece il più delle volte si finisce per stare zitti in silenzio.
Questo ultimo periodo è stato intenso, tanto che ieri sera mi sentivo come l'ultimo giorno delle vacanze estive prima di riprendere la scuola. Erano un po' di anni che non provavo quella sensazione. Ieri sera, in treno, pensavo quanto è bello viaggiare, quanto passerei più ore a guardare fuori dal finestrino il paesaggio che cambia e al fatto che solo alla fine di quest'estate ho iniziato a viverla con lo spirito giusto. Come ogni anno mi riprometto un sacco di cose, perché per me è con l'autunno che arriva l'anno nuovo.
Gli ultimi due weekend ho raggiunto Patty ad Arenzano. Nonostante ogni anno dicessi “questo è l'ultimo che lavoro in colonia” ci tornavo sempre. Quest'anno per forza non ci sono andata. Però la colonia mi ha richiamata a sè come una calamita. Sarà colpa di Patty che l'anno scorso ha pensato bene di soffocare e impiccare una Barbie Medioevo© con un sacchetto di plastica e ripetendo “Sono lo spirito della contessa..” si aggirava per lo studio del conte. Da li, la maledizione. Meglio di un film. Si potrebbe raccontare di tutto della colonia ma forse nessuno capirebbe.
Mi piace stare in centro città. Non ci ho mai vissuto e forse per questo la vedo con occhi diversi.
Adoro la pausa caffè. C'è un bar con le caramelle Leone, i wafer Fiat e i bombi, quelli di zucchero che mangiavo da bambina. I bottoncini colorati.. Quando esci dall'ufficio vieni travolto da una luce intensa. Dicono che ci vogliano 30 secondi ad abituarsi alla luce e alcuni minuti al buio. Io devo lavorare all'aperto, probabilmente tra dieci anni sarò a zappare la terra e a curare le ortensie oppure imbarcata con Greenpeace. Sempre abbronzata.
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