Prima di allora non sapevo nemmeno cosa fosse, un Progetto.
Mi piaceva vivere alla giornata. Beh, mi piace tutt'ora, ma provare l'emozione di vedere un traguardo, quello no, non mi era mai capitato. In effetti ero molto emozionata all'idea di costruire qualcosa con le mie mani.
Ero partita da un foglio di carta e una biro. Come si fa per i veri Progetti. Tanti conti, tante cifre. Incastri perfetti di soldi e lavori. Sembrava di giocare a tetris, ma tutto doveva andare a incastro. Perfettamente. Nulla lasciato al caso.
Poi una lunga ricerca. Proprio come nei Veri Progetti. Valutate esigenze, necessità, posizioni, piani, illuminazione. Tutto studiato nei minimi dettagli con un briciolo di adattamento.
Tanti passi avanti, ma anche qualcuno indietro. A volte l'obiettivo sembrava quasi raggiunto, ma poi, come nei veri Progetti, bisognava ricalcolare, riconteggiare e allora ci si fermava un attimo.
A volte avrei voluto mandare all'aria tutto: prendere i fogli che avevo in mano e buttarli per terra, come si fa nei film con allegato un bel "aahh, al diavolo".
Ma la cosa bella dei Progetti è che hai un punto di arrivo.
Quando andavo in montagna con gli scout, non mi piaceva camminare, mi lamentavo sempre. Ma la volta che facemmo la mare- monti e sapevo che sarei arrivata ad Arenzano, ero sempre in testa alla fila, e incitavo tutti a proseguire, perchè ero ansiosa di arrivare. Non mi riconoscevo quasi.
Io, il mio punto di arrivo lo vedevo, lo sfioravo. Leggevo chiaramente la scritta "TRAGUARDO". Io, che alla corsa campestre, arrivavo sempre ultima (eh, oh, non siamo mica nati tutti sportivi).
Ingenuamente mi sono anche fatta scappare un "Sono felice".
Poi però mi sono svegliata da questo sogno. Di colpo. Come quando stai sognando che stai per mangiare un gelato buonissimo e improvvisamente suona la sveglia e sai che devi andare a lavorare. Sono stata riportata alle realtà, e ho scoperto che la vecchina buona che mi offriva la mela rossa luccicante era la strega cattiva che voleva avvelenarmi. A volte, le fiabe....
E non gliene frega un cazzo (concedetemela) se tu ce la stavi mettendo tutta.
I tuoi Progetti??!
Ma svegliati va, il mondo gira intorno ai soldi!! Quando crescerai?!?!
Eh, appunto, era proprio quello che stavo cercando di fare....
Mi piaceva vivere alla giornata. Beh, mi piace tutt'ora, ma provare l'emozione di vedere un traguardo, quello no, non mi era mai capitato. In effetti ero molto emozionata all'idea di costruire qualcosa con le mie mani.
Ero partita da un foglio di carta e una biro. Come si fa per i veri Progetti. Tanti conti, tante cifre. Incastri perfetti di soldi e lavori. Sembrava di giocare a tetris, ma tutto doveva andare a incastro. Perfettamente. Nulla lasciato al caso.
Poi una lunga ricerca. Proprio come nei Veri Progetti. Valutate esigenze, necessità, posizioni, piani, illuminazione. Tutto studiato nei minimi dettagli con un briciolo di adattamento.
Tanti passi avanti, ma anche qualcuno indietro. A volte l'obiettivo sembrava quasi raggiunto, ma poi, come nei veri Progetti, bisognava ricalcolare, riconteggiare e allora ci si fermava un attimo.
A volte avrei voluto mandare all'aria tutto: prendere i fogli che avevo in mano e buttarli per terra, come si fa nei film con allegato un bel "aahh, al diavolo".
Ma la cosa bella dei Progetti è che hai un punto di arrivo.
Quando andavo in montagna con gli scout, non mi piaceva camminare, mi lamentavo sempre. Ma la volta che facemmo la mare- monti e sapevo che sarei arrivata ad Arenzano, ero sempre in testa alla fila, e incitavo tutti a proseguire, perchè ero ansiosa di arrivare. Non mi riconoscevo quasi.
Io, il mio punto di arrivo lo vedevo, lo sfioravo. Leggevo chiaramente la scritta "TRAGUARDO". Io, che alla corsa campestre, arrivavo sempre ultima (eh, oh, non siamo mica nati tutti sportivi).
Ingenuamente mi sono anche fatta scappare un "Sono felice".
Poi però mi sono svegliata da questo sogno. Di colpo. Come quando stai sognando che stai per mangiare un gelato buonissimo e improvvisamente suona la sveglia e sai che devi andare a lavorare. Sono stata riportata alle realtà, e ho scoperto che la vecchina buona che mi offriva la mela rossa luccicante era la strega cattiva che voleva avvelenarmi. A volte, le fiabe....
E non gliene frega un cazzo (concedetemela) se tu ce la stavi mettendo tutta.
I tuoi Progetti??!
Ma svegliati va, il mondo gira intorno ai soldi!! Quando crescerai?!?!
Eh, appunto, era proprio quello che stavo cercando di fare....
11 commenti:
Mi spiace pat.
Alla fine, lo so: si diventa cinici e non si crede piu' in nulla
dici che devo tirare fuori il mio lato terrone vendicativo?
Beh, potrei dirti che la vendetta non ti aiuterebbe a stare meglio ma in realta' non e' vero: io ho provato grandi soddisfazioni a vendicarmi.
La domanda e': la tua vendetta aiuterebbe a capire alla persona che ti ha fatto del male quanto ti ha ferita? se la risposta e' no, allora ti sporcheresti il karma inutilmente.
Poi ti tocca rinascere cimice o altro insetto inferiore del genere...
p.s. ti ho lanciato, anzi vi ho lanciato, una sfida sul mio blog: pretendo che accettiate!!
baci
In realtà credo che questa persona abbia un grado di ignoranza elevato all'n-esima potenza. ma quell'ignoranza avida, di attaccamento ai soldi.
Comunque mi sono levata il nervoso, telefonandole e insultandola per benino. COn classe e senza dire parolacce:)
Se mi facessero rinascere Ape non sarebbe male.
Corro sul blog.
l'ape e' nobile, non vale come vita di ripiego
;0
ok allora faccio la blatta. o il cervo volante.
uff. io perdo un pò il giro.
accetterò la sfida. se ora riesco a stare di piu su internet..:D
anche io vi lancio una sfida. ah ah ah!Provate a postare sul mio blog. chi arriva prima vince!!!!
Posso inserire il tuo blog tra quelli che consiglio di visitare?
certo michimaus.
che non è un errore di scrittura.
aggiungici, quanto prima ti linkeremo pure noi.
solo che la mia amica muffin al momento è impegnata con Del Piero.
bwhahahahahahahasa
Del Piero?!?!?Bleah!
Vabbè de gustibus...
Grazie per la linkata!
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