A me non piace la Pasqua.
E' una festa che mi lascia indifferente.
Io non festeggio le feste comandate coi parenti tutti da un sacco di anni. Ma poco mi importa.
Le passo coi ragazzi disabili. Sono loro la mia festa.
Quest'anno però la mia Pasqua è stata strana.
Dentro al mio cuore c'è il silenzio dei morti dell'Abruzzo, delle persone nelle tende, delle case crollate e il senso di colpa per non poter far niente.
Poi però ho pensato che non è vero che non posso fare niente.
Posso fare quello che ho sempre fatto ma con più consapevolezza, senza dare tutto per scontato. Mangiare, vestirmi, bere, passeggiare, fare una telefonata, una carezza, parlare con un amico, abbracciare mia mamma, prendere in giro mia sorella, comprare una maglietta, guardare il mare, guardare il cielo, il sole, anzi no quello no se no mi viene l'amicrania, giocare con i bimbi, coprirmi con una coperta, fare la doccia con il bagnoschiuma al muschio bianco, la colazione con la marmellata di fragole fatta in casa, mettere la mia collana preferita, quella con le perline, bere un succo alla pesca, ascoltare il rumore del vento, leggere un libro della biblioteca, mangiare un pezzo di cioccolato dell'uovo che nemmeno mi piace tantissimo in realtà.
La mia Pasqua quest'anno è stata strana due volte.
Sul davanzale della mia camera c'è un nido. (Non indaghiamo come mai:) )
La mia compagna di stanza ed io non ce ne siamo accorte subito. La prima sera ho spalancato la finestra per fare entrare l'aria di mare in camera e poi l'ho richiusa subito.
Mi sono spaventata. Pensavo fossero morti. Poi uno s'è mosso. Poi anche l'altro.
Allora ci siamo avvicinate e a me sono venute le lacrime di gioia ma non mi sono fatta vedere.
Sono due piccoli piccioni gialli. Hanno ancora gli occhi chiusi.
La mia l'ho chiamata Clotilde. Il suo Guido. Abbiamo deciso noi che sono una femmina e un maschio. Mi sono sentita un pò mamma. Volevo mettere il fiocco alla porta.
Poi dopo un pò è arrivata la vera mamma. Pensavo mi cilindrasse la faccia con il becco.
Ieri le ho dato i grissini sbriciolati da mangiare.
Mamma picciona stava scaldando i suoi pulcini. Spero non li abbia soffocati perchè ci era seduta sopra. Mi ha guardato dal vetro e allora io ho chiuso le tende perchè mi sembrava di disturbare.
I primi giorni volava via subito. Adesso mi guarda un pò prima di volare.
Forse stiamo facendo amicizia...
E' una festa che mi lascia indifferente.
Io non festeggio le feste comandate coi parenti tutti da un sacco di anni. Ma poco mi importa.
Le passo coi ragazzi disabili. Sono loro la mia festa.
Quest'anno però la mia Pasqua è stata strana.
Dentro al mio cuore c'è il silenzio dei morti dell'Abruzzo, delle persone nelle tende, delle case crollate e il senso di colpa per non poter far niente.
Poi però ho pensato che non è vero che non posso fare niente.
Posso fare quello che ho sempre fatto ma con più consapevolezza, senza dare tutto per scontato. Mangiare, vestirmi, bere, passeggiare, fare una telefonata, una carezza, parlare con un amico, abbracciare mia mamma, prendere in giro mia sorella, comprare una maglietta, guardare il mare, guardare il cielo, il sole, anzi no quello no se no mi viene l'amicrania, giocare con i bimbi, coprirmi con una coperta, fare la doccia con il bagnoschiuma al muschio bianco, la colazione con la marmellata di fragole fatta in casa, mettere la mia collana preferita, quella con le perline, bere un succo alla pesca, ascoltare il rumore del vento, leggere un libro della biblioteca, mangiare un pezzo di cioccolato dell'uovo che nemmeno mi piace tantissimo in realtà.
La mia Pasqua quest'anno è stata strana due volte.
Sul davanzale della mia camera c'è un nido. (Non indaghiamo come mai:) )
La mia compagna di stanza ed io non ce ne siamo accorte subito. La prima sera ho spalancato la finestra per fare entrare l'aria di mare in camera e poi l'ho richiusa subito.
Mi sono spaventata. Pensavo fossero morti. Poi uno s'è mosso. Poi anche l'altro.
Allora ci siamo avvicinate e a me sono venute le lacrime di gioia ma non mi sono fatta vedere.
Sono due piccoli piccioni gialli. Hanno ancora gli occhi chiusi.
La mia l'ho chiamata Clotilde. Il suo Guido. Abbiamo deciso noi che sono una femmina e un maschio. Mi sono sentita un pò mamma. Volevo mettere il fiocco alla porta.
Poi dopo un pò è arrivata la vera mamma. Pensavo mi cilindrasse la faccia con il becco.
Ieri le ho dato i grissini sbriciolati da mangiare.
Mamma picciona stava scaldando i suoi pulcini. Spero non li abbia soffocati perchè ci era seduta sopra. Mi ha guardato dal vetro e allora io ho chiuso le tende perchè mi sembrava di disturbare.
I primi giorni volava via subito. Adesso mi guarda un pò prima di volare.
Forse stiamo facendo amicizia...
5 commenti:
buona pasqua woman pat. Che bella la tua residenza pasqualina, anche io vorrei essere al mare. Non dimenticarti di fotografare Guido e Clotilde.
La mia pasqua l'ho trascorsa con la morte. E' morto il signor Ueilà ed io sono andata a fargli visita. Non vedevo la morte da almeno 20 anni, da ventanni mi ostino a non guardarla in faccia. Oggi sono entrata così quasi per caso, ho fatto un sospiro e sono entrata. Non mi ha fatto paura, c'era gente intorno al signor Ueilà e parlava a voce alta, nessuno pregava, nessuno piangeva. Lui che normalmente borbottava, stava steso in silenzio. Ha smesso di borbottare un'ora prima di morire. Ha passato la vita cristonando e borbottando ed oggi taceva con lo sguardo corrucciato. Così è la pasqua 2009, qualcuno è risorto qualcuno è morto.
olio e sale ti capisco.
oggi ho visto la morte anche io. un signore che soggiornava qui ha deciso di andarsene in questa splendida giornata di sole. ho visto la morte che lo prendeva per mano e lo portava fuori dalla sua stanza mentre la vita sopra e intorno a lui cercava a tutti i costi di trattenerlo sulla terra.
è stato come nei film.
sollo che non c'era uno schermo a fare da filtro.
forse la tv mi abituata bene visto che non ho avuto ancora il tempo di capire. e di pensare. alla vita e all a morte.
come stanno gui e cloty?
Solo e soltanto per questa volta ti è concesso di fare amicizia con un'allegra famigliola di colombi, perchè non sarai tu a dover ripristinare la situazione DOPO che se ne saranno andati a volare in giro lasciandosi dietro un tappeto di guano che nemmeno i pipistrelli!
Ricorda, focaccina: se dovessi vedere la stessa scena con mamma e piccoli sul davanzale di casa TUA, PROCURATI IMMEDIATAMENTE UN GATTO!!!!!
duchessa in effetti cacano un sacco. e ho pensato che si mi prenderò un gatto:)))
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