Fisso il vuoto.
Lo fisso spesso in questo periodo.
E' così vuoto, il vuoto.
Poi sospiro.
Sospiro perché penso.
E penso che dovrei smettere di sospirare.
Poi respiro. Profondamente.
Butto fuori fumo di sigarette che non fumo più.
Vorrei, in effetti, una sigaretta.
Ma siccome non fumo più, mi mangio le unghie.
Unghie che comunque, cerco di far crescere.
Perchè sono cresciuta, e da grandi, le unghie non si mangiano più.
Poi mangio. Anzi, non mangio la carne.
E allora mangio che mi riempio la bocca.
Poi non mangio. Perché lo specchio mi riflette come non vorrei.
In effetti vorrei essere qualche centimentro più alta.
Vorrei essere in un'altra città, anche.
Dove c'è il sole.
Ma siccome qui non c'é mai, ho fatto le lampade.
Per sentire il caldo sulla pelle e immaginare di esserci, al sole.
Al sole, a dormire.
Ecco, poi dormo.
Ma dormo poco e male.
Faccio dormire poco e male.
E quel poco che dormo sogno sogni brutti.
Allora mi tocco la testa, al mattino, per dimenticarli subito.
Poi mi tocco i capelli.
Sono più corti i miei capelli.
Corti dietro e lunghi davanti.
Come li ho sempre voluti.
Corti che si asciugano presto.
Ma non é presto. E' tardi.
Allora sospiro di nuovo e guardo l'ora.
Non è mai ora. Non c'è mai tempo.
Ecco io vorrei del tempo.
Tempo per fissare il vuoto.
Per fissarlo e imparare a riempirlo.
Lo fisso spesso in questo periodo.
E' così vuoto, il vuoto.
Poi sospiro.
Sospiro perché penso.
E penso che dovrei smettere di sospirare.
Poi respiro. Profondamente.
Butto fuori fumo di sigarette che non fumo più.
Vorrei, in effetti, una sigaretta.
Ma siccome non fumo più, mi mangio le unghie.
Unghie che comunque, cerco di far crescere.
Perchè sono cresciuta, e da grandi, le unghie non si mangiano più.
Poi mangio. Anzi, non mangio la carne.
E allora mangio che mi riempio la bocca.
Poi non mangio. Perché lo specchio mi riflette come non vorrei.
In effetti vorrei essere qualche centimentro più alta.
Vorrei essere in un'altra città, anche.
Dove c'è il sole.
Ma siccome qui non c'é mai, ho fatto le lampade.
Per sentire il caldo sulla pelle e immaginare di esserci, al sole.
Al sole, a dormire.
Ecco, poi dormo.
Ma dormo poco e male.
Faccio dormire poco e male.
E quel poco che dormo sogno sogni brutti.
Allora mi tocco la testa, al mattino, per dimenticarli subito.
Poi mi tocco i capelli.
Sono più corti i miei capelli.
Corti dietro e lunghi davanti.
Come li ho sempre voluti.
Corti che si asciugano presto.
Ma non é presto. E' tardi.
Allora sospiro di nuovo e guardo l'ora.
Non è mai ora. Non c'è mai tempo.
Ecco io vorrei del tempo.
Tempo per fissare il vuoto.
Per fissarlo e imparare a riempirlo.
6 commenti:
fissare il vuoto è un lusso
incredibile, ma la vita spesso non ce lo permette
Hai scelto una foto per il tuo post che parla da sola. Quella bimba spera, sogna, desidera e guarda lontano. Ed è già tutto dentro di lei, il dolore e la felicità di una vita intera.
Inspira ed espira: respira e continua a guardarti dentro. E' questa la vita e tu la stai vivendo alla grande, con il fumo delle sigarette, le unghie, i capelli, con la consapevolezza di esistere.
Brava, nonostante tutto sei sulla strada giusta...
Pat, avrei bisogno di scriverti un messaggio in privato...come faccio?
Quanto nella descrizione di uno sguardo è possibile lasciar carpire delle sensazioni in maniera così forte. Mi sembra di vederti. Un abbraccio virtuale, che presto tu possa riuscire a trovare ciò di cui hai bisogno e a.. comprendere*
Quanto ne vorrei anch'io, di tempo da riempire!
È sempre quello, che ci manca..
Bello questo scritto un po' malinconico di evoluzioni e progressi.. prima o poi arriva anche il sole :)
punzy io lo fisso spesso.
anche quando magari non è il caso:)
grazie luz!!
princess scrivimii mi hai messo la curiositààààààààààààà
grazie ubriacona:) sono un'eterna ricercatrice
grazie andrea.
vorrei avere anche io altro tempo da riempire.
ma non di doveri.
solo di piaceri.
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