martedì, giugno 18, 2013

Al mio segnale scatenate l'inferno.

Io sono perfettamente integrata qui al nord.
Ho degli amici del nord, di genitori nordici, un lavoro del nord.
Ho persino un fidanzato che è per generazioni del nord. Nostro figlio porta un cognome che quando lo senti non puoi non dire "Questo è del nord"
Ho persino la "e" chiusa tipica e inconfondibile della mia città. A parte il resto dell'Italia che non capisce mai da dove arriviamo. Nel peggiore dei casi nemmeno sa dove si colloca la mia città natale appunto. 
C'è solo un problema. 
Tu forse non sai che nelle mie vene scorre dell'infuocato sangue meridionale e che il mio dna è la perfetta fusione tra un tarallo pugliese e una granita di mandorla siciliana.
Tu non puoi buttarmi addosso benzina, e pensare che io non prenda fuoco spontaneamente. 
Ti va solo bene che sono una persona estremamente educata e diplomatica. Ma ti va anche male che sono estremamente vendicativa e le ingiustizie, io, le vivo al pari di una fusione nucleare.  
E va bene che siamo nel 2013 e oramai si comunica solo con messaggi privati della responsabilità dell'interlocutore, che viene affidata a un tasto di invio o nel tuo caso a un pezzo di scotch.
Ascolta.
La porta al piano terreno sbatte perchè in questo palazzo di persone facoltose avete installato un minchia di semaforino per capire quando uno sale o scende dalla rampa del garage, che la sua manutenzione ci costerà quanto quella dell'Apollo 13, e nessuno è stato in grado di mettere invece un minchia di gommino sulla maniglia di ottone lucidato per non farla sbattere contro il muro. 
In questo palazzo fate a gara a chi ha il suv più grande, ma probabilmente se il vostro vicino dovesse morire in casa nemmeno ve ne accorgereste.
In questo palazzo stendete di notte di nascosto perchè avere i panni stesi di giorno fa troppo Napoli, ma non conoscete il profumo dell'ammorbidente che si confonde tra i raggi di sole.
In questo palazzo non salutate mai per primi il dirimpettaio, pardon, quello sconosciuto che abita sul pianerottolo, perchè siete dei maleducati, ricchi ma maleducati. E mia mamma prende il caffè da 35 anni con la vicina di casa tre volte al giorno. Che è meglio dell'antifurto meliconi.

Adesso partiamo dal presupposto che si, ho sbattuto la porta due volte perchè sono entrata con un passeggino e una triciclino appeso e non riuscivo a spingere perchè mi ero incastrata, tu, brutto codardo cafonazzo (che vuol dire cafone testa di cazzo) che non sei altro, che necessità avevi di gridarmi dalle scale senza nemmeno far vedere la tua bella faccia di merda?
Forse non ti è chiara una cosa. Io odio i maleducati. Sono la mia crociata n.1.
Ma soprattutto, piccolo particolare che forse hai sottovalutato, io abito sopra la tua testa.
Sai cosa vuol dire? Che in un palazzo, chi abita sopra l'altro ha sempre la meglio. Perchè io da domani, anzi da subito,io camminerò in casa solo a piedi nudi, sbattendo fastidiosamente ad ogni singolo passo il mio tallone a costo di farmi venire una tallonite.
Ma questo solo per avvisare.
Adesso, potrei scegliere la strada della diplomazia.
Ma no, questa volta mi sento di intraprendere la strada dell'Occhio per occhio.
Domani, il tuo cartello intimidatorio su cui hai scritto di non sbattere la porta, verrà goduriosamente stracciato e sostituito dal mio pezzo di carta al quale affiderò le mie responsabili e ironiche parole. 
Perchè solo l'ironia è sinonimo di intelligenza. 
Avere una grande macchina invece, no.
Indica solo un complesso di inferiorità.
E sai bene a cosa mi riferisco.

1 commento:

Princi ha detto...

... inversamente proporzionali, mi dicono!! ;)

non te la prendere, i cafoni sono gente triste che non ha una vita degna di questo nome, in linea di massima sono anche abbastanza bruttarelli ... un disastro!!