martedì, maggio 15, 2007

oggi non ho fretta.

nuvolaenorme.

Io non capisco. Il mondo va troppo veloce.
Ogni giorno per venire in città passo dalla strada meno trafficata della zona, senza semafori e in mezzo al verde. Viene naturale, soprattutto nelle belle giornate di sole come oggi, di rallentare e guardarsi intorno. Viene naturale a me. Dietro di me, mentre io cerco di immortalare il paesaggio con il cellulare si forma una coda interminabile di macchine e ti chiedi da dove cavolo possano arrivare. Oggi per esempio c'era quella nuvolona enorme (v. sopra), bellissima, non potevo non fotografarla. Ed ecco arrivare rombi da Maranello, correnti d'aria che ti portano fuori strada e una serie di insulti tipo: €ß†ƒ®æ樜ø!!!!!
Uffi... non rinuncio però: c'è ancora stasera.
Mi chiedo perchè il mondo non funzioni coi miei tempi. Voglio fare l'eremita.


CAPITOLO II
...mentre Vale guarda le nuvole, io mi trovo nella mia camera da letto...

La mia mamma ha smesso (finalmente?!) di farmi il letto la mattina e di sistemarmi i vestiti nell' armadio. Così adesso mi sono dovuta organizzare per avere il tempo di fare anche quello.
E così ieri sera non sono uscita. anche perchè ero un pò stanca a dire il vero.
Dopo le telefonate da finta-adolescente, sdraiata sul letto con la cornetta appoggiata alla spalla, ho meditato sul da farsi.
Così mi sono rimboccata le maniche in senso figurato, perchè ero in canottiera, e ho aperto il mio armadio. Di solito opero in questo modo: svuoto l'armadio completamente, pulisco tutto e poi seleziono i vestiti. Ovviamente il tutto intervallato da pause lunghe 25 minuti in cui mi trovo ai piedi del letto in mutande con una maglietta azzurra, con una stella a centro petto, regalatami dalle mie amiche per il mio 20esimo compleanno a fissare il vuoto (eh si le cose le provo tutte per vedere se mi vanno ancora)
Ecco è qui che è sorto il problema.
Delle cose che avevo nell'armadio ne avrei eliminate i 9/10. Sono vestiti che non mi rappresentano più, capi che riportano alla mente episodi che voglio pian piano mettere in un cassetto (scusate il gioco di parole). Jeans larghi, larghissimi, magliettine da adolescente con colori improbabili, vestitini mai messi (a volte cambio i gusti velocemente), capi comprati per far contento qualcuno.. Sono vestiti che magari mettevo fino all'estate scorsa. Ma non li voglio più. Perchè ora sono cambiata.
E' come se dovessi mettermi la roba di quando avevo 15 anni. Ogni tanto ho questi momenti di crescita improvvisa. Quando guardo queste cose mi vengono in mente ricordi che in questo momento non voglio, non mi interessano.
Il fatto è che io penso anche che i vestiti sono solo un modo per coprirsi e ripararsi dal freddo e nascondere le vergogne. Quindi non so cosa fare.
Continuare a mettermi i vestiti per necessità, o rinnovare tutto il guardaroba perchè dopotutto sono cresciuta (ovviamente intendo interiormente perchè sono sempre alta 1,64)?
Essere o non essere? Questo è UN problema...

7 commenti:

the muffin woman pat ha detto...

beh anche io a volte ho fretta. e vedere la gente che va piano in macchina mi fa dire tutte le parolacce :D
tipo "cajahoooo non puoi stare in mezzo alla strada e andare a 50 la strada non è tuaaa levatiiiiii, ora lo affianco e lo guardo male"
ecc ecc.

the muffin woman vale ha detto...

si anchio lo faccio. ma in città. magari col semaforo che sta per scattare. quello lo posso capire, con un'altra filosofia. io parlo della strada per tornare a casa, dalla piscina in poi. li c'è spazio. e il panorama. e parlo delle belle giornate, quando vedi alpi e appennini, montecastello e san salvatore, le nuvole. ora c'è il grano che sta diventando giallo, aspetto i girasoli. per questo adoro la campagna.

the muffin woman vale ha detto...

anchio mi incanto dei quarti d'ora. per terra, magari davanti a uno specchio. magari vedo un libro e lo apro, lo leggo. e magari mi prende e smetto tutto. ma mi basta una semplice carta geografica. inizio a decidere dove andare, vedo dove son stata, ricordo. son questi i miei tempi. quelli che nessuno capisce, quelli per cui devo andar via di casa. che bello quando mi perdo.

Anonimo ha detto...

Ma alla fine penso che sia facile vivere senza fretta...basta trovare delle buone giustificazioni per i propri ritardi...(io almeno faccio così..)

Anonimo ha detto...

sai cosa? io sono sempre in ritardo, ma non perchè cazzeggio, vabbè anche, è che mi succedono cose assurde e imprevisti sempre. chiamata all'ultimo momento, chiavi e occhiali che non si trovano, immondizia da buttare, calze smagliate, scarpe smarrite, cellulare scarico, benzina da fare, alieni che mi rapiscono..:D ed è la veritaaaaaa. ;_;

Anonimo ha detto...

cosa credi, che al nostro appuntamento da feltrinelli arriverò puntuale?. oddio, io ci provo giuro. ma tengo un pò di cose da fà.. ovviamente divaghi vari.

vincEnzo ha detto...

Che figata!!!!
Ci sn anche io nel mazzo!!!
Il ritardo dovuto a terzi, anche se fossimo pronti 1/4 d'ora prima e non 5 minuti prima qualcosa si potrebbe fare... Libri aperti, cartine geografiche, i vestiti nell'armadio... Mi sento un ragazzo focaccina... Anche per me è le medesim!