
Volgio dire, non l'ultimo ultimo.
L'ultimo in generale.
Mi ricordo il primo. O meglio, i primi.
Mi ricordo del bacio dato sotto il pino di piazza genova.
Era il primo. Il Primo dei primi.
Mi ricordo che poi il battito del mio cuore mi aveva tenuta sveglia per tutta la notte.
Mi ricordo che era estate.
E che gli aghi del pino che mi pungevano le dita dei piedini.
E tutto quello che sapevo sul bacio me l'avevano insegnato Cioè e il suo angolo della posta.
L'ultimo invece, quello non me lo ricordo.
Nemmeno se chiudo gli occhi. Possibilmente senza addormentarmi subito dopo.
Nemmeno se vado indietro come con le videocassette.
Forse non me lo ricordo perchè che brutto deve essere dare un bacio avendo la consapevolezza che è l'ultimo.
Come mangiare l'ultimo cucchiaio di Nutella.
Mi ricordo il bacio più bello, quello più brutto, quello da film, quello che se chiudo gli occhi vedo ancora la neve che cade fuori dalla finestra, quello che non vedo l'ora di raccontarlo alle amiche, quello che ma si tanto per, quello di ho visto una sella cadente, allora esprimi un desiderio, speriamo che mi baci; mi ricordo quello che sapeva di parmiggianoreggiano, quello che si vede che non hai letto Cioè te, quello che forse era meglio evitare, quello che
Persino quello che mi è rimasto piantato nella gola come la spina del pesce.
Ma l'ultimo, proprio no.
l'ultimo bacio mia dolce bambina,
brucia sul viso come gocce di limone,
eroico coraggio di un feroce addio
Ah, ecco perchè.