giovedì, gennaio 22, 2009

Sniff

Non so se questo post l'ho già pubblicato. L'ho trovato mentre vagava sul mio pc e siccome non ho tempo per andare a vedere se l'ho già messo su, lo pubblico. Se così fosse chisedo scusa per la mia smemorataggine. Forse non è nemmeno finito...

Io non sono una che usa tanto profumo. Quelle sono cose da femmina.
Tipo quando entro nelle profumerie non riesco a resistere tantissimo.
L'unico profumo che mi piace è il muschio bianco. Ma non tutti i muschio bianco sono buoni. E poi il muschio bianco costa poco:)
Invece c'è un altro profumo che mi sballa completamente: è il profumo delle chiese. Non so perchè mi piace così tanto, ma quell'odore misto a vecchio e incenso lo annuserei tutto il giorno. Mi ricordo che quando andavo in chiesa, da piccola, mi sedevo davanti nella speranza che il prete prendesse quel coso e cospargesse tutti i banchi della prima fila di incenso. Ma non lo faceva sempre e quindi me ne andavo via delusa. Mi piaceva talmente tanto che quando metteva l'incenso col cucchiaio dicevo “carica, carica”.
Quando mi sono accorta che nella mia cantina c'era un odore simile, dicevo a mia mamma di mandarmi sempre in cantina, e appena aprivo la porta davo un annusata fortissima. A volte mi soffermavo di più guardando negli scaffali le conserve e i barattoli di pomodori secchi e peperoncini piccanti, solo per annusare un po'.
Poi c'è un altro profumo che invece mi è rimasto dentro la testa. Più che un profumo è un odore. Uno di quegli odori che ti porti dietro per sempre e non sai perchè. E' il profumo della hall dell'albergo dove dormivamo quando andavamo in gita in settimana bianca. Anzi solo della zona dove c'era l'ascensore. Non so spiegarlo quest'odore, tipo come si fa per i vini, che poi per me quella è una cosa troppo soggettiva. Però a volte mi capita di sentirlo in giro e allora rivedo la bacheca dove c'era lo zaino che poi avevo vinto giocando a tombola; rivedo l'ascensore rosso con i tastoni arancioni tutti consumati e risento il profumo che arrivava dalla sala da pranzo e quello di legno misto a neve del portone d'ingresso. Sento anche i rumori degli scarponi che la gente si portava in stanza anche non si poteva. E se stringo ancora un po' gli occhi, sento anche le pareti bianche ruvide pitturate a buccia d'arancio.

A volte sento i profumi della Sicilia. Anzi solo della colazione che facevamo nella veranda della casa al mare. L'odore del latte con lo zucchero nelle ciotole di plastica, che faceva un casino quando mescolavi. (eravamo sempre tanti cugini e per fare prima si usava tutto monouso).

Quando sento quei profumi però, divento malinconica, e allora vado in cerca di odori che mi riportino subito alla realtà.

5 commenti:

Wilma ha detto...

Gli odori, gli aromi, i profumi, hanno un valore pregnante anche per me. Ricordo, talvolta,persino quelli della mensa della scuola materna, prima esperienza di separazione dal confortante ambiente familiare...Non sono forse anche gli odori che uniscono o separano le persone? Si dice che abbiano un profondo significato anche nell'attrazione sessuale...

the muffin woman pat ha detto...

sono pienamente d'accordo.
l'altro giorno continuavo a annusare la mia amica e le dicevo: questo profumo lo conoscoooo. lo conoscooo.
si è spaventata:)
ad esempio a me è rimasto nel cuore il profumo del mio primo fidanzatino di milano. usava ckb. lo riconosco anche in mezzo a una folla di mille persone.
a volte mi pare di essere un cane da tartufo:)

Mikim ha detto...

ciao the muffin woman pat! credo che il tuo sia un talento degno di orgoglio...
se poi senti anche i tartufi, al tuo posto metterei su un'attività :)
a presto!

Punzy ha detto...

Io sento il profumo della pizza a km..come se fosse il nord per una bussola..

the muffin woman pat ha detto...

bonii i tartufi.
io sbarellavo quando sentivo il profumo della pizza in ascensore, che magari era salito qualche secondo prima qualcuno.
e io avevo a casa la minestrina :((