giovedì, dicembre 06, 2007

Uno strano 6 dicembre.

Svegliarsi con il profumo dolciastro del finocchietto selvatico che si mescola con l'odore del latte bollito, credo che possa far capire perfettamente che genere di giornata andrai ad affrontare.
Il tutto diventa più chiaro, quando il catalogo Ikea 2007, abbandonato sugli scaffali e mimetizzato tra i libri, con la sua semplice filosofia svedese, mi fornisce il mio haiku giornaliero che mi fa venire voglia di ributtarmi sotto le coperte e fingere una febbre improvvisa. Non posso: il mio datore di lavoro e mio padre sono la stessa persona. Non ci crederebbero mai :) Forse dovrei recarmi nel negozio a cercare qualche consiglio tra i mobili. O chiamare il call center e chiedere spiegazioni: "Senta signorina, il suo catalogo dice così: io ora che cosa dovrei fare?!?!?"
Mi alzo.
Dopo un tragitto con la fronte aggrottata e l'aria fredda sulle guance, arrivo in ufficio e trovo un pacchetto blu con il nastro bianco sul mio tavolo: è il mio primo regalo di Natale. Che emozione, ma solo per un secondo. Lo apro. Io non apro i regali di Natale a Natale. Non l'ho mai fatto. Anzi si, da piccola. Dovrei essere contenta. Infatti faccio un sorriso. Scartare i regali mi piace alla fine. E infatti mi piace solo scartarlo.
Sono le 9.37. e 38. Mi stiro e comincio a lavorare.
....

ore 11.29
odore pungente di plastica bruciata si spande nel corridoio vicino al mio ufficio. ma non sta andando a fuoco niente. credo. il telefono dell'ufficio continua a suonare. credo che a fine giornata lo metterò fuori dalla finestra a sentire pure lui il freddo sulle guance. l'odore di plastica bruciata è entrato nel mio ufficio. ora nella mia testa.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

uno strano 6 dicembre.
Mi alzo. la fontanella della tartaruga mi disturba il risveglio. fortuna che la mia nuova camera stile francese mi strappa un sorriso e mi dona un caldo buongiorno.
mi alzo, gioco col gatto. rompe un vaso di cristallo.
corro in città per prenotare il treno per parigi. biglietti finiti. eppure ieri c'erano...
corro al lavoro.stamattina nessuno è uscito di casa. oppure tutti sono andati in centro. parcheggio a 2 km dal posto di lavoro.
Ad aspettarmi non c'è nessun regalo ma solo una scrivania troppo in disordine.
Buon 6 dicembre, patty.

p.s. il corso di scrittura creativa ti è servito
p.p.s. fatti sentire che ho dei cambi rispetto a ieri

Anonimo ha detto...

Si, ma cosa c'era nel pacchetto?

PS: son più curioso delle donne... Lo so!

the muffin woman pat ha detto...

ma non capisci
non importa cosa c'era nel pacchetto

Anonimo ha detto...

(Vabbè non me lo vuoi dire)
Lo so, basta la sorpresa o il pensiero, ma io son troppo materiale!

the muffin woman pat ha detto...

c'è un proverbio che dice"la curiosità uccise il gatto"
poi ho trovato su google "...e la soddifazione lo riportò in vita" ma non mi piace questo lieto fine.
non è un pensiero sentito, a Natale.

the muffin woman pat ha detto...

il regalo intendo

the muffin woman vale ha detto...

mmh...era una storiaaaaa...