lunedì, febbraio 18, 2008

I cinque sensi: l'olfatto

Io non sono una che usa tanto profumo. Quelle sono cose da femmina.
Tipo quando entro nelle profumerie non riesco a resistere tantissimo.
L'unico profumo che mi piace è il muschio bianco. Ma non tutti i muschio bianco sono buoni. E poi il muschio bianco costa poco:)
Invece c'è un altro profumo che mi sballa completamente: è il profumo delle chiese. Non so perchè mi piace così tanto, ma quell'odore misto a vecchio e incenso lo annuserei tutto il giorno. Mi ricordo che quando andavo in chiesa, da piccola, mi sedevo davanti nella speranza che il prete prendesse quel coso e cospargesse tutti i banchi della prima fila di incenso. Ma non lo faceva sempre e quindi me ne andavo via delusa. Mi piaceva talmente tanto che quando metteva l'incenso col cucchiaio dicevo “carica, carica”.
Quando mi sono accorta che nella mia cantina c'era un odore simile, dicevo a mia mamma di mandarmi sempre in cantina, e appena aprivo la porta davo un annusata fortissima. A volte mi soffermavo di più guardando negli scaffali le conserve e i barattoli di pomodori secchi e peperoncini piccanti, solo per annusare un po'.
Poi c'è un altro profumo che invece mi è rimasto dentro la testa. Più che un profumo è un odore. Uno di quegli odori che ti porti dietro per sempre e non sai perchè. E' il profumo della hall dell'albergo dove dormivamo quando andavamo in gita in settimana bianca. Anzi solo della zona dove c'era l'ascensore. Non so spiegarlo quest'odore, tipo come si fa per i vini, che poi per me quella è una cosa troppo soggettiva. Però a volte mi capita di sentirlo in giro e allora rivedo la bacheca dove c'era lo zaino che poi avevo vinto giocando a tombola; rivedo l'ascensore rosso con i tastoni arancioni tutti consumati e risento il profumo che arrivava dalla sala da pranzo e quello di legno misto a neve del portone d'ingresso. Sento anche i rumori degli scarponi che la gente si portava in stanza anche non si poteva. E se stringo ancora un po' gli occhi, sento anche le pareti bianche ruvide pitturate a buccia d'arancio.
Con l'olfatto ho un rapporto particolare. Forse perchè ho dovuto dare un ruolo importante e una motivazione al mio naso.
A volte sento i profumi della Sicilia. Anzi solo della colazione che facevamo nella veranda della casa al mare. L'odore del latte con lo zucchero nelle ciotole di plastica, che faceva un casino quando mescolavi. (eravamo sempre tanti cugini e per fare prima si usava tutto monouso).
Quando sento quei profumi però, divento malinconica, e allora vado in cerca di odori che mi riportino subito alla realtà.

2 commenti:

Patrizia Comino ha detto...

Ciao Focaccina Girls!
Ieri ho avuto il piacere di conoscere una vostra parente (non ricordo se di Pat o della collega-in-arte-bianca Vale)
si chiama Antonella, avvocato biondo e molto carino :)
Mi ha segnalato il vostro Blog, veramente grazioso!!
Posso linkarvi sul blog della famiglia Pusciastova, donne disegnatrici e altre tipologie creative femminili?
Vi lascio l'indirizzo
http://pusciastova.blogspot.com/
Un abbraccio!!
Patty

the muffin woman pat ha detto...

ciau grazie per al visita:) vado subito a vederlo. buonagiornata