lunedì, gennaio 05, 2009

Attendere prego.

Oggi ho riscoperto l'attesa.
L'ultima volta che ho atteso qualcosa è stato l'autobus dopo il lavoro. E' che mie ero ricordata troppo tardi che non ero andata a lavorare in macchina e se n'erano già andati tutti a casa.
Così ho atteso l'autobus 2 minuti, 5 minuti, 10, 15, 20 minuti. Poi l'autobus non è arrivato, io mi sono rotta le scatole e ho chiesto un passaggio a casa a una che uscita dall'ufficio.
Di solito non mi piace attendere. Faccio attendere, ma giuro che non lo faccio apposta. Mia cugina che abita nel mio stesso palazzo si ricorda ancora di quando mi aspettò per due ore dopo che al telefono le dissi “5 minuti e arrivo”.
Oggi mi sono accorta di quanto non sono piu' abituata ad aspettare.
Anche perchè tutto quello che facciamo oramai avviene in tempo reale. Notizie dal mondo in tempo reale, collegamenti via internet in tempo reale, facebook ti dice anche quante volte la gente va in bagno, o si soffia il naso, in tempo reale, il caffè istantaneo, i pop corn istantanei, la crema pronta, le foto, scatta e stampa subito, le videochiamate, che a me stanno pure un po' sulle balle, perchè se parto ci vediamo quando torno.
Invece l'attesa ti fa venire il mal di stomaco.
Ti fa guardare l'orologio, ti fa contare i giorni.
L'attesa di fa mangiare le unghie, fumare le sigarette per ammazzare il tempo.
Un po' come quando aspettavi una lettera per posta, quando ancora le poste funzionavano bene con i francobolli da 750 lire, e tutti i giorni tornando da scuola andavi a controllare nella buca delle lettere se era arrivato qualcosa per te.
Poi non era arrivato, ci rimanevi male e non vedevi l'ora che fosse il giorno dopo.
Il tempo dell'attesa non si può gestire.
E' un periodo che si deforma. Inizi a gustartela da metà. Subito non te ne accorgi, e poi quando sta per finire ti sembra passato un attimo.
E poi durante l'attesa ti rivivi il momento clou almeno 100 volte, cosa dirò come farò, cosa mi metterò e se poi va così, puoi cambiare le carte in tavola quante volte vuoi.
Puoi anche far finta di pensare ad altro, ma poi con la testa ritorni lì.
E non puoi fare altro che aspettare:)

5 commenti:

Punzy ha detto...

pensa se avessi dovuto aspettare l'autobus nell'Urbe..hai voglia a rimurginare..potevi pensare alle cosacce tuo pure per un giorno intero, mentre aspettavi/..

the muffin woman pat ha detto...

per la carità.
qui in città abbiamo 14 numeri.
come fate a Roma con 300 linee? :)

Punzy ha detto...

300? attualmente ce ne sono, se non erro, 767..

Officine Marcovaldo ha detto...

nell'attesa...un saluto dai Marcovaldi!

the muffin woman pat ha detto...

ma allora i marcovaldi sono acnora vivi?:DD