PROLOGO di The Muffin Woman Vale
Vorrei un mondo senza tecnologia. Come una volta. Chi l'ha detto che il progresso e “l'evoluzione” debbano correre in questo verso? Vorrei un mondo senza tv, senza computer, per quanto mi sfami. Vorrei passare serate nei pagliai, a scaldarsi tra le bestie e la paglia ma dove tutti sono felici comunque. Vorrei produrre il mio cibo, sapere che è sano, trovare i vermetti nella frutta. Scambiarlo col grano la legna, i vestiti. Vorrei conoscere un solo uomo e quello è per sempre. Un rapporto di fedeltà e rispetto reciproco. E tanti figli. Sicuramente non esisterebbero le persone depresse, in questo mio mondo. la gente non avrebbe tanto tempo libero per pensare. Non ci sarebbe “Buona Domenica”. Ne qualcuno che controlla la società, il pensiero comune. Nessuno standard. D'inverno farebbe freddo anche nelle case, ognuna avrebbe un camino. Niente macchine, niente inquinamento. Sembra impossibile ma questo mio mondo immaginario esisteva. Ora conosciamo gli errori da evitare.
Si potrebbe tornare indietro.
E non è detto che non succeda.
CAPITOLO ZERO di The Muffin Woman Pat
Io invidiavo Laura Ingless. E anche Heidi e Annette.
Le invidiavo perchè potevano correre nei prati, perchè facevano un sacco di strada a piedi, strada sterrata, quando c'era, se no su e giù per le colline, per i campi e le montagne.
Le invidiavo perchè avevano le guance sempre rosse, e i vestitoni larghi.
Perchè facevano colazione e merenda con il latte appena munto. E la torta fatta nel forno a legna.
Perchè andavano a dormire quando era buio e si svegliavano quando sorgeva il sole, con il gallo che cantava.
Le invidiavo perchè giocavano in strada, potevano accettare passaggi dai carretti sconosciuti (una volta lo feci anche io in Sicilia) per farsi dare "uno strappo" a casa. E poi giocavano con gli animali, ma non quelli da appartamento. Quelli un pò più ingombranti, come le mucche e i cavalli.
Le invidiavo perchè cucinavano sul fuoco. Quello vero. :D Perchè mangiavano le minestre. Perchè in casa erano sempre tantissimi e si aggiungeva un posto a tavola. Le invidiavo perchè quando si innamoravano diventavano rosse. Ancora di più.
Perchè per parlarsi si dovevano vedere faccia a faccia e poi giocavano al laghetto e si arrampicavano sugli alberi. Perchè la sorella grande pettinava quella piccola. Perchè esisteva il "ti do la mia parola" e quella era.
Anzi non le invidiavo, le invidio.
Vorrei andare avanti potendo tornare indietro. Vorrei sentire il profumo della frutta attaccata agli alberi. Anzi, vorrei poter sentire il profumo della frutta e basta.
E sembra assurdo, ma dobbiamo usare un blog per dirlo.
Vorrei un mondo senza tecnologia. Come una volta. Chi l'ha detto che il progresso e “l'evoluzione” debbano correre in questo verso? Vorrei un mondo senza tv, senza computer, per quanto mi sfami. Vorrei passare serate nei pagliai, a scaldarsi tra le bestie e la paglia ma dove tutti sono felici comunque. Vorrei produrre il mio cibo, sapere che è sano, trovare i vermetti nella frutta. Scambiarlo col grano la legna, i vestiti. Vorrei conoscere un solo uomo e quello è per sempre. Un rapporto di fedeltà e rispetto reciproco. E tanti figli. Sicuramente non esisterebbero le persone depresse, in questo mio mondo. la gente non avrebbe tanto tempo libero per pensare. Non ci sarebbe “Buona Domenica”. Ne qualcuno che controlla la società, il pensiero comune. Nessuno standard. D'inverno farebbe freddo anche nelle case, ognuna avrebbe un camino. Niente macchine, niente inquinamento. Sembra impossibile ma questo mio mondo immaginario esisteva. Ora conosciamo gli errori da evitare.
Si potrebbe tornare indietro.
E non è detto che non succeda.
CAPITOLO ZERO di The Muffin Woman Pat
Io invidiavo Laura Ingless. E anche Heidi e Annette.
Le invidiavo perchè potevano correre nei prati, perchè facevano un sacco di strada a piedi, strada sterrata, quando c'era, se no su e giù per le colline, per i campi e le montagne.
Le invidiavo perchè avevano le guance sempre rosse, e i vestitoni larghi.
Perchè facevano colazione e merenda con il latte appena munto. E la torta fatta nel forno a legna.
Perchè andavano a dormire quando era buio e si svegliavano quando sorgeva il sole, con il gallo che cantava.
Le invidiavo perchè giocavano in strada, potevano accettare passaggi dai carretti sconosciuti (una volta lo feci anche io in Sicilia) per farsi dare "uno strappo" a casa. E poi giocavano con gli animali, ma non quelli da appartamento. Quelli un pò più ingombranti, come le mucche e i cavalli.
Le invidiavo perchè cucinavano sul fuoco. Quello vero. :D Perchè mangiavano le minestre. Perchè in casa erano sempre tantissimi e si aggiungeva un posto a tavola. Le invidiavo perchè quando si innamoravano diventavano rosse. Ancora di più.
Perchè per parlarsi si dovevano vedere faccia a faccia e poi giocavano al laghetto e si arrampicavano sugli alberi. Perchè la sorella grande pettinava quella piccola. Perchè esisteva il "ti do la mia parola" e quella era.
Anzi non le invidiavo, le invidio.
Vorrei andare avanti potendo tornare indietro. Vorrei sentire il profumo della frutta attaccata agli alberi. Anzi, vorrei poter sentire il profumo della frutta e basta.
E sembra assurdo, ma dobbiamo usare un blog per dirlo.
Explicit
pat scrive:come lo titoliamo
pat scrive:come mai hai la musica francese
pat scrive:titolo
pat scrive:-_-
pat scrive:fff
Vale. scrive: ..
pat scrive:cosa
Vale. scrive: titolo..
Vale. scrive: mmh
Vale. scrive: la scimmietta sbuffante
pat scrive: ma non c'entra
Vale. scrive: c'entra
pat scrive:perchè
Vale. scrive: perche io e te siamo insoddisfatte
Vale. scrive: e quando siamo insoddisfatte di qualcosa ci appelliamo alla scimmietta sbuffante
pat scrive::D
Vale. scrive: fila liscio.
9 commenti:
essendo un essere urbanio io amo la metropoli ma:
amo anche la parola data,quella certa, quella d'onore
inoltre amo: le strade asfaltatate ma non sporche
il sapore della pastiera napoletana appena fatta
io non so com'è il sapore della pastiera..
Qui son tutti convinti che una volta era tutto più bello.
Effettivamente abbiam perso alcuni aspetti di vita rurale che anch'io rimpiango ma nessuno ci vieta di andare avanti cambiando... per esempio scappando in montagna per fare i boscaioli e vivere dei frutti della terra e di caccia...
Cominciate voi che poi io vi seguo.
il fatto è che oggi ti devi scontrare troppo con gli aspetti moderni della vita.
hai ragione. forse il problema è cominciare.
senti smiley. però non puoi sempre intervenire con questo tono polemico.
cioè, se non sei d'accordo con noi accettiamo, se ci vuoi dare consigli pure.
ma non parliamo di soluzioni drastiche e individualiste come prendere e andare a cacciare. è un discorso più generale, legato alla mentalità della gente. non ci deve essere un regresso ma un progresso più "sano" diciamo.
punzy, mia nonna di giù fa una cosa che chiama pastiera. Ma non è la classica pastiera napoletana (che a me non piace tanto) ma un timballo di pasta avanzata con uovo e messa in forno.
ha forse un altro nome o è la versione salata? è un dubbio che mi assale da anni.
Cara Vale,
mi piace un sacco il concetto di progresso più "sano", lo vedo un po' senza confini perchè lascia spazio alla soggettività come è giusto che sia.
Sto cercando nella mia testa di riempire questo contenitore ancora vuoto.
Dare consigli non è il mio forte ma già il confronto in questi termini deve servire ad ognuno per trarre delle conclusioni o almeno far riflettere.
per Vale: credo che il timballo di pasta della tua nonna sia una cosa un diversa dalla pastiera napoletana che è una torta dolce di grano e ricotta..per cui forse la chiamano pastiera ma in realtà si chiama..che ne so...Uga? :)
messaggio per Pat: ti ho dedicato un post sul io blog, una volta mi hai chiesto come funzionano le mie liste dell'odio e pensandoci, mi sono ricordata com'e' iniziato tutto..nel comemnto ho specificato che era dedicato a te :)
grazie punzi che figata, nessuno mi aveva mai dedicato niente. sono commossa. ;)
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