La rabbia delle cose non dette.
E' un attimo.
Vedi un immagine e ti piglia allo stomaco.
Non sono tanto brava a spiegare le cose a voce.
Preferisco scrivere. Ho scritto lunghe lettere per spiegare i miei stati d'animo. Ne ho scritte tante.
Tante per chiedere scusa.
Eh si, sono una pasticciona coi sentimenti: ne provo tanti, tutti assieme, vanno d'accordo,mi rendono felice, felicissima, troppo felice, mi confondono, si contrastano, si prendono a pugni, mi prendono a pugni, si mimetizzano, mi illudono, mi fanno stare male, e molti, molti mi fanno arrabbiare.
Ora ho la rabbia dentro. Sta nello stomaco.
Non ho potuto spiegare. Non ho potuto parlare.
La voce non è mai uscita quando doveva uscire. Ricadeva nella gola e poi dentro allo stomaco. Un tonfo secco. Tutte le lettere mischiate, tutto da rifare.
Sono lì tutte le parole che avrei dovuto tirare fuori quando era il momento.
E invece c'era la paura di dire, di gridare, di dire un pensiero che era mio, mio solo.
Ma io non so parlare, non so dire, sono come i bambini quando vogliono qualcosa, un giocattolo, un bicchiere d'acqua, ma no sanno chiamare le cose con il loro nome. E ti chiedono il cane di pelouches e tu gli dai il trattore. E poi piangono, o alla meglio mettono il muso.
Forse non parliamo la stessa lingua, ecco perchè non ci capiamo.
Io parlo francese, tu inglese.
Io parlo spagnolo, tu tedesco.
Io parlo siciliano, tu piemontese.
Io parlo d'amore, tu di sesso.
Io di cioccolata calda, tu di gelato.
Io di gatti, tu di cani.
Io di sinonimi, tu di contrari.
(Provare a usare un dizionario no eh?)
Io dimentico le cose, le lascio per strada, tu ricordi tutto, persino i miei giorni.
Io sono disordinata, tu ordinato, quasi simmetrico.
Io arrivo tardi, tu sei puntuale.
E' andata così. Tu puntuale, io in ritardo, come al solito.
E intanto la rabbia cresce, si alimenta, in silenzio.
E sta li a macerare nello stomaco.
Sono stata crudele col tuo cuore, e ora tu lo sei col mio.
Effettivamente cosa potevo pretendere.
La storia si ripete.
La Bella e la Bestia.
Ma non sono io la bella.
E nemmeno tu la bestia.
E' un attimo.
Vedi un immagine e ti piglia allo stomaco.
Non sono tanto brava a spiegare le cose a voce.
Preferisco scrivere. Ho scritto lunghe lettere per spiegare i miei stati d'animo. Ne ho scritte tante.
Tante per chiedere scusa.
Eh si, sono una pasticciona coi sentimenti: ne provo tanti, tutti assieme, vanno d'accordo,mi rendono felice, felicissima, troppo felice, mi confondono, si contrastano, si prendono a pugni, mi prendono a pugni, si mimetizzano, mi illudono, mi fanno stare male, e molti, molti mi fanno arrabbiare.
Ora ho la rabbia dentro. Sta nello stomaco.
Non ho potuto spiegare. Non ho potuto parlare.
La voce non è mai uscita quando doveva uscire. Ricadeva nella gola e poi dentro allo stomaco. Un tonfo secco. Tutte le lettere mischiate, tutto da rifare.
Sono lì tutte le parole che avrei dovuto tirare fuori quando era il momento.
E invece c'era la paura di dire, di gridare, di dire un pensiero che era mio, mio solo.
Ma io non so parlare, non so dire, sono come i bambini quando vogliono qualcosa, un giocattolo, un bicchiere d'acqua, ma no sanno chiamare le cose con il loro nome. E ti chiedono il cane di pelouches e tu gli dai il trattore. E poi piangono, o alla meglio mettono il muso.
Forse non parliamo la stessa lingua, ecco perchè non ci capiamo.
Io parlo francese, tu inglese.
Io parlo spagnolo, tu tedesco.
Io parlo siciliano, tu piemontese.
Io parlo d'amore, tu di sesso.
Io di cioccolata calda, tu di gelato.
Io di gatti, tu di cani.
Io di sinonimi, tu di contrari.
(Provare a usare un dizionario no eh?)
Io dimentico le cose, le lascio per strada, tu ricordi tutto, persino i miei giorni.
Io sono disordinata, tu ordinato, quasi simmetrico.
Io arrivo tardi, tu sei puntuale.
E' andata così. Tu puntuale, io in ritardo, come al solito.
E intanto la rabbia cresce, si alimenta, in silenzio.
E sta li a macerare nello stomaco.
Sono stata crudele col tuo cuore, e ora tu lo sei col mio.
Effettivamente cosa potevo pretendere.
La storia si ripete.
La Bella e la Bestia.
Ma non sono io la bella.
E nemmeno tu la bestia.
8 commenti:
ma forse fai ancora in tempo..
non lo so punzy, non lo so.
magari prendo dell'inchiostro e un foglio d'albero e vedo cosa viene fuori
Riordina le lettere e tira fuori le parole che hai dentro...l'importante è tirarle fuori,tirarle fuori veramente, tutte senza dimenticarne nessuna...poi allora si vedrà se è troppo tardi...
Ti linko questa pagina..
http://www.lifegate.it/essere/articolo.php?id_articolo=384
E se a volte valesse il principio per cui "Past is made to stay into past"?
già...
e poi siamo diversi tutti,
siamo pianeti,
a volte ci incontriamo ma
poi ci allontaniamo.
Aspettiamo la prossima rivoluzione stellare...
Balza io non sono mai stata brava al paroliere. al massimo scrivevo cane, topo, casa.
poi se mi rimane qualche lettere nello stomaco mi prendo la citrosodna:)))
82, forse non lo sai, ma io non so l'inglese :P
gaz, io mi sa che mi sono persa nell'unierso...
che meraviglia pat! l'hai scritta tu??
eh si, un momento di rabbia nera.
i sentimenti cattivi mi smuovono le parole piu belle:)
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